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La finale di ritorno di Copa Colombia, disputata nel fine settimana, ha visto il trionfo dell’Atletico Nacional contro l’America de Calì. Tuttavia, l’evento sportivo è stato segnato da un episodio di violenza inaudita che ha lasciato tutti senza parole. Un tifoso degli sconfitti, i diablos rojos, ha sparato una raffica di razzi contro le forze dell’ordine schierate a bordo campo, creando un clima di panico e caos.
Il drammatico epilogo della finale
La partita, che si è conclusa con un pareggio di 0-0, non è stata sufficiente per l’America de Calì a conquistare il trofeo, avendo subito una sconfitta decisiva nella partita di andata. Verso la fine del match, i tifosi di casa, delusi e frustrati, hanno tentato di invadere il campo per esprimere il loro disappunto. Questo tentativo ha scatenato una reazione violenta, culminata con il lancio di razzi contro la polizia, che ha portato al ferimento di tre agenti.
La caccia all’uomo
Il tifoso che ha aperto il fuoco è riuscito a dileguarsi, dando il via a una caccia all’uomo che è ancora in corso. Le autorità colombiane hanno offerto una ricompensa di 30 milioni di pesos, circa 10 mila euro, per chiunque fornisca informazioni utili per identificare il responsabile. Il comandante della Polizia Metropolitana di Calì, Carlos Oviedo, ha riconosciuto i gravi problemi di sicurezza all’interno dello stadio, sottolineando che l’episodio è il risultato di un fallimento nel rispetto delle norme di sicurezza.
Il sindaco di Calì, Alejandro Éder, ha condannato fermamente l’accaduto, definendolo “atti di barbari e inaccettabili”. La violenza negli stadi è un problema crescente in molte parti del mondo, e questo episodio in Colombia non fa che evidenziare la necessità di misure più severe per garantire la sicurezza durante gli eventi sportivi. La comunità sportiva e le autorità devono lavorare insieme per prevenire simili episodi in futuro, affinché il calcio rimanga un momento di festa e non di violenza.