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Il legame di Cairo con il Torino
Urbano Cairo, presidente e proprietario del Torino, ha recentemente rilasciato un’intervista a Radio Deejay, dove ha parlato del suo lungo percorso alla guida del club granata. Con un possibile ventennale all’orizzonte, Cairo ha espresso il suo forte attaccamento alla squadra, affermando: “Non lo vorrei vendere, sono molto legato”. Tuttavia, ha anche aperto la porta a eventuali offerte, sottolineando che se dovesse arrivare qualcuno di più ricco e capace, sarebbe disposto a considerare la vendita.
Voci di vendita e contatti con investitori
Durante l’intervista, Cairo ha smentito le voci riguardanti contatti con investitori come Red Bull o gruppi arabi, definendole “cose totalmente inventate” dalla stampa. Ha ribadito il suo attaccamento al Torino, ma ha anche affermato che, sebbene non desideri vendere, è aperto a discussioni nel caso in cui si presentasse un’opportunità concreta. “Io sono legato al Toro, non sono felice di venderlo”, ha dichiarato, evidenziando la sua volontà di rimanere al timone del club, a meno che non si presenti una situazione vantaggiosa.
Relazioni con altri club e tifosi
Cairo ha anche parlato dei rapporti con altri presidenti di club italiani, sottolineando che i contatti sono stati generalmente positivi. Ha menzionato figure come Cardinale, i proprietari del Como e del Parma, e Commisso, con il quale ha avuto incomprensioni ma ha poi recuperato. Riguardo ai tifosi del Torino, ha ammesso che il suo rapporto con loro è complicato, ma ha anche sottolineato di essere sempre vicino alla squadra, nonostante le critiche ricevute. “Io sono sul pezzo, so qual è la mia responsabilità”, ha affermato, dimostrando la sua determinazione a lavorare per il bene del club.
Riflessioni sui derby e le strutture del Torino
Infine, Cairo ha risposto alle critiche riguardanti il numero di derby vinti contro la Juventus, attribuendo parte della sfortuna a situazioni passate. Ha anche parlato delle strutture del Torino, affermando che negli ultimi anni il club ha fatto progressi significativi, in particolare con il recupero del Filadelfia, che era in condizioni disastrose al suo arrivo. “Il Torino non ha mai avuto strutture così buone come negli ultimi anni”, ha concluso, evidenziando l’impegno nella crescita del club.