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Un inizio di stagione in salita
La stagione di Stephan El Shaarawy è iniziata con molte difficoltà. Dopo un’estate segnata da un infortunio durante gli Europei, il calciatore ha faticato a trovare spazio nelle prime partite di campionato, collezionando solo un minuto di gioco. A complicare ulteriormente la situazione, un problema al polpaccio lo ha costretto a fermarsi, lasciando i tifosi e gli addetti ai lavori preoccupati per il suo futuro nella squadra.
Il riscatto e le prestazioni recenti
Fortunatamente, il mese scorso ha segnato un cambiamento significativo. El Shaarawy ha ritrovato la brillantezza, segnando una doppietta nell’ultima partita di Juric e fornendo due assist nel match contro il Lecce, guadagnandosi il titolo di MVP. Queste prestazioni hanno dimostrato che il calciatore è tornato in forma e pronto a dare il suo contributo alla squadra. Tuttavia, il giocatore ha mantenuto un atteggiamento umile, sottolineando che “la strada è ancora lunga” e che c’è ancora molto lavoro da fare.
Un legame speciale con la Roma
Arrivato nella Capitale nel 2016, El Shaarawy ha costruito un legame profondo con la squadra e i suoi tifosi. Nonostante una breve parentesi in Cina, il calciatore è tornato a Roma, dove ha collezionato ricordi indelebili, come la maglia della vittoria della Conference League. Attualmente, ha messo a segno due reti e tre assist, la sua miglior partenza dal 2018. Tuttavia, il suo contratto è in scadenza e, sebbene non ci siano stati contatti per un eventuale prolungamento, la sua versatilità e disponibilità al sacrificio lo rendono un giocatore prezioso per la rosa.
Un giocatore duttile e indispensabile
El Shaarawy ha dimostrato di essere un calciatore duttile, capace di adattarsi a diversi moduli di gioco, dal 3-5-2 al 4-3-3. Ama giocare dietro la punta, come sta facendo attualmente con Claudio Ranieri, ma ha anche dimostrato di saper giocare sulle fasce, sia a destra che a sinistra. Questa versatilità lo ha reso un giocatore sempre presente nelle formazioni di allenatori come Fonseca, Mourinho e De Rossi. La sua capacità di adattarsi alle esigenze della squadra è un valore aggiunto che la Roma non può permettersi di perdere.