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Disordini allo stadio Ciro Vigorito
Il 27 ottobre, la partita tra Benevento e Casertana si è trasformata in un episodio di violenza e disordini, portando all’emissione di 22 provvedimenti di Daspo nei confronti dei tifosi ospiti. La Polizia di Stato ha dovuto intervenire per ristabilire l’ordine e garantire la sicurezza pubblica, evidenziando la crescente preoccupazione per i comportamenti violenti che si manifestano durante gli eventi sportivi.
Comportamenti inaccettabili dei tifosi
Durante l’afflusso allo stadio, un gruppo di ultras della Casertana ha ignorato le indicazioni delle forze dell’ordine, rifiutandosi di fermarsi in un’area di servizio designata. Questo comportamento ha portato a un blocco stradale che ha coinvolto circa 80 tifosi, creando un ingorgo e mettendo a rischio la sicurezza di tutti i presenti. La situazione è degenerata ulteriormente quando, una volta arrivati nei pressi dello stadio, i tifosi hanno tentato di organizzare un corteo a piedi, costringendo la polizia a intervenire nuovamente per evitare ulteriori disordini.
Le conseguenze dei disordini
Una volta entrati nel settore ospiti, i tifosi hanno lanciato fumogeni e petardi, causando la sospensione della partita per circa cinque minuti. Questo gesto ha messo in evidenza non solo la mancanza di rispetto per l’evento sportivo, ma anche il potenziale pericolo che tali comportamenti possono rappresentare. La Digos di Benevento, in collaborazione con la Polizia Scientifica e la Questura di Caserta, ha identificato i responsabili, che ora affrontano un divieto di accesso agli eventi calcistici che può variare da due a sei anni. Questo intervento della polizia è un chiaro segnale che le autorità non tollereranno comportamenti violenti e che la sicurezza degli eventi sportivi è una priorità assoluta.