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Un addio che pesa
Roberto Mancini, ex commissario tecnico della Nazionale italiana, ha recentemente rilasciato alcune dichiarazioni che fanno riflettere sul suo percorso professionale. In un’intervista, ha ammesso che se potesse tornare indietro, affronterebbe in modo diverso la sua decisione di lasciare la Nazionale. “È stata una scelta sbagliata”, ha dichiarato, evidenziando come il rapporto di fiducia con la Federazione si fosse incrinato nel tempo. Mancini ha sottolineato l’importanza della comunicazione, affermando che un dialogo aperto con il presidente Gravina avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi.
La pressione di allenare
Allenare una squadra nazionale non è mai un compito facile, e Mancini ha condiviso le sue sensazioni riguardo alla mancanza di fiducia che ha percepito durante il suo ultimo periodo alla guida dell’Italia. “Sentire che la fiducia sulla tua persona vacilla non è una bella sensazione”, ha detto, evidenziando come questo possa influenzare la serenità necessaria per lavorare al meglio. Nonostante le difficoltà, ha riconosciuto di non aver gestito la situazione con la dovuta chiarezza, un rimpianto che lo accompagna.
Un futuro da sognare
Oggi, mentre festeggia il suo sessantesimo compleanno, Mancini guarda al futuro con ambizione. Il suo sogno è quello di alzare la Coppa del Mondo come allenatore, un obiettivo che ha dichiarato fin dal suo insediamento come ct della Nazionale. Dopo aver conquistato l’Europeo nel 2021, ora attende l’offerta giusta per tornare in panchina. Ha rivelato che l’interesse della Roma, dopo l’esonero di Juric, non si è concretizzato in un contatto diretto, ma ha espresso il desiderio di lavorare su un progetto che possa entusiasmarlo.