Un addio che pesa
Roberto Mancini, ex commissario tecnico della Nazionale italiana, ha recentemente condiviso le sue riflessioni riguardo al suo addio dalla panchina azzurra. In un’intervista a Il Giornale, ha rivelato che, se avesse potuto tornare indietro, avrebbe affrontato la situazione in modo diverso. Mancini ha espresso rammarico per la rottura del rapporto di fiducia con la Federazione, sottolineando che una comunicazione più aperta con il presidente Gravina avrebbe potuto cambiare le cose. “Allenare senza la giusta serenità è difficile”, ha affermato, evidenziando l’importanza della fiducia nel suo ruolo.
Le sfide della carriera
La carriera di Mancini è stata caratterizzata da successi e sfide. Dopo aver guidato l’Italia alla vittoria dell’Europeo nel 2021, ha dovuto affrontare la decisione di lasciare la Nazionale per accettare un’offerta dall’Arabia Saudita. “Un’offerta così alta ti mette in crisi”, ha ammesso, ma ha anche chiarito che non è stata l’unica motivazione per il suo addio. Mancini ha sempre avuto chiari i suoi obiettivi: vincere il Mondiale, un sogno che lo accompagna da quando è diventato ct.
Ricordi e amicizie
Ripensando alla sua avventura con la Nazionale, Mancini ha ricordato il momento in cui è stato chiamato a guidare l’Italia. “Era un sogno che si realizzava”, ha detto, rievocando la telefonata a Gianluca Vialli, che lo ha incoraggiato ad accettare l’incarico. La loro amicizia ha reso l’esperienza ancora più speciale, con Mancini che ha descritto i cinque anni trascorsi come “cinque anni meravigliosi”, nonostante le difficoltà iniziali. La sua carriera è stata segnata da record e vittorie, di cui è giustamente orgoglioso.
Il futuro di Mancini
Oggi, Mancini è in attesa della chiamata giusta per una nuova avventura. Recentemente, è stato accostato alla Roma per sostituire Juric, ma la scelta è ricaduta su Claudio Ranieri. “Mi ha fatto piacere sapere che molti tifosi romanisti sarebbero stati felici”, ha commentato, ma ha anche chiarito di non essere mai stato contattato ufficialmente. Mancini è aperto a nuove opportunità, a patto che ci siano le condizioni per un progetto interessante. La sua passione per il calcio e il desiderio di vincere continuano a guidarlo.