Rischi legali per il presidente della Figc, Gabriele Gravina

La procura di Roma chiude il procedimento contro il presidente della Figc, Gabriele Gravina, per autoriciclaggio.

Il caso di Gabriele Gravina

Gabriele Gravina, attuale presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc), si trova al centro di un’indagine che potrebbe portarlo a un processo per autoriciclaggio. La procura di Roma ha recentemente chiuso il procedimento, avviato nel marzo 2023, su impulso della Procura nazionale Antimafia. Le indagini si sono concentrate su presunti illeciti legati a una serie di attività di dossieraggio, che avrebbero coinvolto anche la compravendita di una collezione di libri antichi di proprietà di Gravina.

Dettagli dell’indagine

Il fascicolo d’indagine è stato affidato al procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, il quale ha il compito di valutare se sussistano le condizioni per richiedere il rinvio a giudizio del presidente della Figc. Tra le irregolarità emerse, si segnala il sequestro preventivo di 140 mila euro, rigettato dal tribunale del Riesame lo scorso 19 novembre. Gravina, per chiarire la propria posizione, aveva richiesto di essere ascoltato e ha presentato una memoria contenente documenti e bonifici bancari a sostegno della sua difesa.

Le implicazioni per il calcio italiano

Questa situazione non solo mette in discussione la figura di Gravina, ma solleva anche interrogativi sulle istituzioni calcistiche italiane. La Figc, sotto la sua presidenza, ha affrontato diverse sfide, e ora si trova a dover gestire una crisi di immagine che potrebbe avere ripercussioni sul mondo del calcio. La trasparenza e la legalità sono fondamentali per il buon funzionamento delle federazioni sportive, e un eventuale processo potrebbe minare la fiducia del pubblico e degli sponsor.

Scritto da Redazione

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