Ricordando Rino Tommasi, un maestro del giornalismo sportivo

La carriera e l'eredità di un grande commentatore sportivo italiano

Un pioniere del giornalismo sportivo

Rino Tommasi, nato a Verona nel febbraio del 1934, è stato uno dei più influenti giornalisti sportivi italiani. La sua carriera è iniziata in giovane età, quando abbandonò gli studi di ingegneria per dedicarsi completamente al mondo dello sport. Collaborando con l’Agenzia Sportinformazioni, Tommasi si è rapidamente affermato come una voce autorevole nel panorama sportivo italiano. La sua passione per il tennis e la boxe lo ha portato a diventare una figura di riferimento, non solo per la Gazzetta dello Sport, ma anche per importanti emittenti televisive come Canale 5, Tele + e Sky.

Un commentatore unico

Rino Tommasi era noto per il suo stile preciso e didascalico, che lo differenziava da molti altri commentatori. La sua capacità di analizzare le statistiche e di raccontare le partite con un linguaggio chiaro e coinvolgente ha reso le sue telecronache memorabili. Era un maestro nel sottolineare i momenti chiave di un incontro, utilizzando il famoso “circoletto rosso” per evidenziare i punti cruciali. La sua frase iconica, “È tutta la vita che do i numeri”, rifletteva la sua dedizione e il suo amore per le statistiche, che curava con maniacale attenzione.

Un’eredità duratura

Oltre alla sua carriera di commentatore, Rino Tommasi ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dello sport. La sua visione sul ruolo della televisione nello sport è stata rivoluzionaria: “Lo sport è esistito ed esisterebbe anche senza la televisione”, affermava, sottolineando l’importanza di mantenere l’integrità delle discipline sportive. La sua voce ha accompagnato generazioni di appassionati, trasformando eventi sportivi in esperienze indimenticabili. La sua scomparsa segna la fine di un’era, ma il suo contributo al giornalismo sportivo rimarrà vivo nei cuori di chi ha avuto il privilegio di ascoltarlo.

Scritto da Redazione

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