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Un uomo di sport e di comunità
Danilo Benazzi, conosciuto affettuosamente come ‘Pizza’, è stato una figura fondamentale nel panorama sportivo di Meldola. La sua scomparsa, avvenuta all’età di 72 anni, ha lasciato un vuoto incolmabile non solo nel mondo del calcio, ma anche tra le persone che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Benazzi non era solo un collaboratore del club giallorosso, ma un vero e proprio punto di riferimento per tutti coloro che frequentavano il campo sportivo. La sua ironia e le sue battute erano in grado di strappare un sorriso anche nei momenti più difficili, rendendolo un amico per molti giocatori e appassionati.
Una carriera dedicata al calcio
La passione di Danilo per il calcio si è manifestata fin da giovane. Originario di Forlì, si era trasferito a Meldola dopo il matrimonio, dove ha dedicato gran parte della sua vita alla promozione dello sport. La sua avventura calcistica è iniziata con il Medusa, una società amatoriale che ha avuto un ruolo importante nella sua vita. Benazzi ha anche collaborato con il Forlì durante le due stagioni in cui la squadra si allenava al Pantieri di Meldola, contribuendo così alla crescita del calcio locale. La sua dedizione e il suo impegno sono stati riconosciuti da tutti, rendendolo un’istituzione nel mondo sportivo meldolese.
Un’eredità che vive nel cuore della comunità
La scomparsa di Danilo Benazzi ha suscitato un’ondata di commozione tra i membri della comunità meldolese. Il club presieduto da Marco Mambelli e guidato dal dirigente Luca Ghetti ha voluto rendere omaggio a un uomo che ha dato tanto per il calcio e per la sua città. La sua eredità vive non solo nei ricordi di chi lo ha conosciuto, ma anche nei valori che ha trasmesso: amicizia, passione e dedizione. La sua figura rimarrà sempre nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di condividere momenti di gioia e sport con lui. Danilo Benazzi non sarà dimenticato, e il suo spirito continuerà a ispirare le generazioni future di calciatori e appassionati.