Riapertura del caso Tim e Dazn: nuove indagini sui diritti di trasmissione

L'AGCM avvia un nuovo procedimento per ridefinire la durata dell'infrazione nel mercato dei diritti televisivi.

Il contesto dell’accordo Tim-Dazn

Negli ultimi anni, il settore dei diritti televisivi sportivi ha visto un notevole fermento, con accordi strategici tra operatori di telecomunicazioni e piattaforme di streaming. L’accordo tra Telecom Italia (Tim) e Dazn per i diritti di trasmissione delle partite di Serie A, valido per il triennio 2021-2024, è uno dei casi più emblematici di questa evoluzione. Tuttavia, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha sollevato preoccupazioni riguardo alla legittimità di tale intesa, ritenendola potenzialmente restrittiva della concorrenza.

Le sanzioni e il ricorso al Tar

Nel giugno 2023, l’AGCM ha stabilito che l’accordo tra Tim e Dazn violava l’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), imponendo sanzioni significative: oltre 7 milioni di euro per Dazn e circa 760.000 euro per Tim. Tuttavia, la sentenza del Tar Lazio ha accolto parzialmente i ricorsi di Sky Italia e Fastweb, evidenziando la necessità di rivedere la durata dell’infrazione. Questo ha aperto la strada a un riesame della situazione, con l’AGCM costretta a riconsiderare le proprie conclusioni.

Il nuovo procedimento e le implicazioni per il mercato

Il Tar ha ordinato all’AGCM di riaprire il procedimento, sottolineando un “insanabile contrasto” nelle valutazioni temporali riguardanti l’intesa. L’AGCM ha accettato di non appellarsi contro la sentenza del Tar, avviando così un’ulteriore istruttoria per ridefinire la durata dell’infrazione. Questo nuovo procedimento coinvolgerà non solo Tim e Dazn, ma anche altri operatori come Sky Italia, Fastweb, Vodafone, Iliad e Wind Tre, oltre a associazioni di categoria come Federconsumatori e Codacons. Le parti interessate avranno trenta giorni per richiedere un’audizione, garantendo così un contraddittorio.

La complessità di questa vicenda mette in luce le dinamiche intricate del mercato dei diritti televisivi, dove la competizione tra operatori è fondamentale per garantire un’offerta diversificata e accessibile ai consumatori. L’esito finale del procedimento sarà cruciale per stabilire le responsabilità delle parti coinvolte e per definire le regole future, evitando squilibri concorrenziali in un settore così strategico.

Scritto da Redazione

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