Razzismo nel calcio giovanile: la denuncia di una società valdostana

Un episodio di insulti razzisti durante una partita di calcio under 14 scuote la comunità sportiva.

Un episodio inaccettabile

Durante una partita di campionato provinciale under 14, la società valdostana Asd Saint-Vincent Châtillon ha denunciato insulti razzisti rivolti a un proprio calciatore tredicenne. L’incontro, disputato contro il Ponderano e terminato con un pareggio di 2-2, ha visto la tribuna riempirsi di parole inaccettabili provenienti da genitori della squadra avversaria. La società ha espresso la propria indignazione attraverso i social media, sottolineando l’importanza di combattere il razzismo in ogni sua forma.

La reazione della società

In un comunicato ufficiale, l’Asd Saint-Vincent Châtillon ha dichiarato: “Siamo davvero indignati e delusi per le parole razziste arrivate dalle tribune nei confronti del nostro ragazzo”. Le parole utilizzate, come “scimmia di…”, sono state definite “incommentabili” e la società ha chiesto una severa punizione per i responsabili. Questo episodio mette in luce la necessità di un intervento deciso da parte delle autorità sportive per garantire un ambiente sano e rispettoso per tutti i giovani atleti.

Il ruolo degli adulti nel contrasto al razzismo

La società ha anche sottolineato l’importanza del comportamento degli adulti nel trasmettere valori positivi ai giovani. “Non possiamo pretendere che i nostri ragazzi condannino il razzismo se noi adulti portiamo questi esempi osceni in un campo da calcio!” hanno affermato. È fondamentale che le istituzioni sportive e le federazioni prendano posizione contro tali comportamenti, per tutelare i giovani atleti e promuovere un clima di rispetto e inclusione. La richiesta di un intervento della federazione è un passo necessario per garantire che episodi simili non si ripetano in futuro.

Scritto da Redazione

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