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Il conto alla rovescia per Milano-Cortina 2026
Con l’avvicinarsi delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, riflette sui progressi e le sfide che l’organizzazione ha affrontato. A un anno dall’evento, Malagò esprime un mix di responsabilità e ottimismo, sottolineando che, sebbene ci siano ancora dettagli da sistemare, il lavoro svolto finora è stato significativo. “È come costruire una casa”, afferma, “manca ancora qualche elemento, ma la struttura è solida”.
Le sfide dell’organizzazione
L’organizzazione di un evento così complesso come le Olimpiadi richiede un coordinamento meticoloso tra vari soggetti. Malagò evidenzia che molte delle sfide non dipendono direttamente dal Coni, ma richiedono un attento monitoraggio e collaborazione con terzi. Questo approccio, definito “assemblatori di alto livello”, implica una preparazione costante e una gestione delle aspettative, soprattutto in un contesto dove le strumentalizzazioni politiche sono all’ordine del giorno.
Il supporto del pubblico e dei volontari
Nonostante le difficoltà, i numeri parlano chiaro: oltre 350.000 prenotazioni per i biglietti e 87.000 richieste di volontariato dimostrano un forte interesse per l’evento. La scelta di Milano e Cortina come sedi, con la loro offerta culturale e turistica, ha sicuramente contribuito a questo entusiasmo. Malagò sottolinea che il successo della biglietteria è anche una reazione alla pandemia, con il pubblico desideroso di tornare a vivere eventi dal vivo.
Le aspettative sportive per l’Italia
Dal punto di vista sportivo, l’Italia punta a migliorare le proprie performance rispetto ai Giochi di Pechino 2022, con l’obiettivo di conquistare almeno venti medaglie. Malagò esprime fiducia nelle potenzialità degli atleti italiani, evidenziando che ci sono buone possibilità di medaglia in molte competizioni. Tra i nomi da tenere d’occhio, spicca Flora Tabanelli nel freestyle, che potrebbe riservare sorprese.
Un futuro incerto ma promettente
Malagò, pur riconoscendo le difficoltà affrontate, rimane ottimista riguardo al futuro. La sua leadership è stata messa alla prova da eventi imprevisti come la pandemia e le tensioni geopolitiche, ma la determinazione a portare a termine i preparativi per le Olimpiadi rimane forte. Con un anno di lavoro ancora davanti, l’attenzione è rivolta a garantire che Milano-Cortina 2026 sia un evento memorabile e ben organizzato.