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Le origini di Pino Spinosa
Pino Spinosa, nato a Cefalù nel 1932, è una figura iconica per la comunità locale. Fin da giovane, ha mostrato una passione travolgente per lo sport, che lo ha portato a diventare un punto di riferimento per le generazioni successive. La sua storia inizia in un periodo di grande cambiamento per l’Italia, segnato dalla fine del fascismo e dall’inizio della ricostruzione post-bellica. A soli 16 anni, nel 1948, fonda la “U.S. Calcio Cefalù”, un’iniziativa che segna l’inizio della sua carriera nel mondo sportivo. Questo club diventa rapidamente un centro di aggregazione per i giovani della città, contribuendo a promuovere il calcio come attività sociale fondamentale.
Un innovatore nello sport
La visione di Spinosa non si limita al calcio. Nel 1950, fonda la “AS Basket Cefalù”, portando il basket nella vita sportiva della città. La sua capacità di attrarre allenatori di alto livello e di formare giovani talenti ha elevato il livello del basket in Sicilia. La creazione di un nuovo campo sportivo e l’organizzazione di eventi sportivi di successo sono solo alcune delle sue realizzazioni. Nel 1968, fonda la “Cephaledium Sporting Club Calcio”, dimostrando il suo spirito imprenditoriale e la sua dedizione nel promuovere lo sport a Cefalù. La sua passione per le competizioni automobilistiche emerge con l’organizzazione della cronoscalata “Cefalù-Gibilmanna”, che diventa un evento di richiamo nazionale e internazionale.
Un’eredità duratura
Pino Spinosa non è stato solo un promotore dello sport, ma anche un attivo partecipante nella vita politica della sua città. Come consigliere comunale e assessore al Turismo, Sport e Spettacolo, ha lavorato per integrare sport e cultura, contribuendo a far crescere Cefalù come meta turistica. La sua visione ha trasformato la città in un centro di eventi sportivi e culturali, attirando visitatori da ogni parte del mondo. Pino Spinosa si spegne nel 2018, ma la sua eredità vive ancora oggi. La sua dedizione e il suo impegno hanno lasciato un’impronta indelebile nella comunità cefaludese, ispirando le generazioni future a continuare il suo lavoro. Cefalù non dimenticherà mai il “Barone”, un uomo che ha saputo unire la sua passione per lo sport alla sua capacità di sognare in grande.