No good deed: una serie che delude le aspettative

Una riflessione sulla nuova serie Netflix che mischia dramma e commedia, ma non convince.

Un’idea intrigante ma poco sviluppata

La nuova serie di Netflix, No Good Deed, si presenta come un dramedy che promette di esplorare le disavventure di chi cerca di acquistare una casa. La trama ruota attorno a Paul e Lydia Morgan, una coppia che decide di vendere la propria abitazione, carica di ricordi e segreti. Tuttavia, la serie non riesce a mantenere le promesse iniziali, presentando una narrazione disarticolata e personaggi poco coerenti.

Personaggi e dinamiche poco convincenti

I protagonisti, Paul e Lydia, interpretati da Ray Romano e Lisa Kudrow, sono alle prese con un lutto che non riescono a superare. La loro casa, un tempo rifugio di felicità, diventa un luogo di tormento. Altri personaggi, come la ginecologa Sarah e l’avvocata Leslie, si contendono la proprietà in modi discutibili, ma le loro motivazioni risultano superficiali e poco sviluppate. La rappresentazione di una borghesia americana in crisi è presente, ma manca di profondità e incisività.

Una critica alla società contemporanea

Nonostante le sue debolezze, No Good Deed tenta di offrire una critica alla società contemporanea, evidenziando l’avidità e la meschinità dei suoi personaggi. Tuttavia, la mancanza di una sceneggiatura solida e di colpi di scena avvincenti rende difficile per lo spettatore empatizzare con le loro lotte. La serie, pur avendo un potenziale interessante, si perde in una narrazione prevedibile e poco coinvolgente.

Scritto da Redazione

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