Argomenti trattati
Un addio significativo per Niccolò Gucci
Niccolò Gucci, centravanti che ha vestito la maglia amaranto dell’Arezzo per oltre due anni, ha ufficialmente lasciato il club per unirsi al Livorno, attualmente primo in classifica nel girone E di Serie D. Con 86 presenze e 22 gol all’attivo, Gucci ha lasciato un segno indelebile nella storia recente dell’Arezzo. “Lascio la maglia su un gradino più alto rispetto a quello dove l’avevo trovata, è la soddisfazione più grande”, ha dichiarato il calciatore, sottolineando l’importanza del suo percorso.
Un legame speciale con i tifosi
Il centravanti ha espresso il suo rammarico per non aver potuto salutare i tifosi, un gesto che avrebbe voluto fare per ringraziare il pubblico che lo ha sostenuto. “I tifosi mi hanno dato tanto, non lo dimenticherò”, ha aggiunto, evidenziando il forte legame che si è creato con la piazza aretina. Gucci ha anche voluto ringraziare tutti coloro che hanno fatto parte della sua avventura ad Arezzo, affermando che ogni persona ha contribuito a rendere la sua esperienza unica e memorabile.
Il futuro al Livorno
Il trasferimento al Livorno, in prestito, rappresenta per Gucci una nuova opportunità di mettersi in gioco e di puntare a vincere un altro campionato. “Livorno è una grande piazza, è per questo che ho scelto di tornare in D”, ha spiegato il calciatore, che ha già vissuto momenti indimenticabili nella sua carriera. Con un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, questo passaggio segna un vero e proprio addio all’Arezzo, ma Gucci guarda al futuro con ottimismo e determinazione.
Ricordi indelebili e nuove sfide
Gucci ha ricordato con affetto i momenti più belli trascorsi con l’Arezzo, in particolare la promozione in Serie C, che ha segnato un traguardo importante nella sua carriera. “Vincere il campionato in quell’atmosfera, nell’anno del centenario, è stato bellissimo ed è un ricordo che non svanirà mai”, ha dichiarato. Nonostante le difficoltà degli ultimi mesi, il centravanti si porta dietro solo ricordi positivi e un grande rispetto per la società e i suoi compagni. “Non ho sassolini nelle scarpe né rancori personali”, ha concluso, dimostrando una maturità e una professionalità che lo accompagneranno anche nella sua nuova avventura al Livorno.