Microsoft interrompe il supporto per Office su Windows 10: cosa sapere

Scopri le conseguenze della decisione di Microsoft e come affrontare il cambiamento.

La decisione di Microsoft e le sue implicazioni

Microsoft ha recentemente annunciato una decisione che avrà un impatto significativo su milioni di utenti in tutto il mondo. A partire dal prossimo anno, l’azienda interromperà il supporto per le applicazioni Office su Windows 10, spingendo gli utenti verso l’adozione di Windows 11. Questa scelta potrebbe avere ripercussioni di vasta portata, non solo per i consumatori, ma anche per le aziende che utilizzano queste applicazioni quotidianamente.

Chi sarà colpito dalla fine del supporto?

L’annuncio riguarda non solo gli abbonati a Microsoft 365, ma anche gli utenti delle versioni autonome di Office, comprese le edizioni 2024, 2021 e precedenti. Sebbene le applicazioni continueranno a funzionare dopo la data di scadenza, Microsoft avverte che potrebbero verificarsi problemi di prestazioni e affidabilità nel tempo per coloro che non effettueranno l’aggiornamento a Windows 11. Attualmente, oltre il 62% dei dispositivi Windows utilizza ancora Windows 10, il che rende questa decisione particolarmente rilevante.

I requisiti di Windows 11 e le preoccupazioni degli utenti

Una delle principali preoccupazioni degli utenti riguarda i requisiti hardware della nuova versione di Windows. Windows 11 richiede la presenza di un modulo TPM 2.0, un requisito che molti PC più datati non soddisfano. Questa esigenza ha già generato resistenza tra gli utenti, portando alcuni a cercare modi per aggirare tale limitazione. La fine del supporto per Office su Windows 10 potrebbe mettere ulteriore pressione su coloro che finora hanno evitato l’aggiornamento.

Le sfide per le aziende e le possibili soluzioni

Per le aziende, la transizione a Windows 11 potrebbe risultare particolarmente complessa. Molte organizzazioni hanno investito in infrastrutture basate su Windows 10 e potrebbero trovarsi di fronte alla necessità di aggiornare intere flotte di dispositivi. Questo comporterebbe non solo costi significativi, ma anche potenziali interruzioni delle attività lavorative durante il processo di migrazione. Microsoft ha cercato di attenuare l’impatto offrendo alcune opzioni, come la possibilità per gli utenti domestici di Windows 10 di acquistare un anno aggiuntivo di aggiornamenti di sicurezza estesi (ESU) al costo di 30 dollari.

Conclusioni e prospettive future

Inoltre, le versioni specializzate come Windows 10 LTSB e LTSC, destinate a dispositivi industriali e medicali, continueranno a ricevere aggiornamenti anche dopo ottobre 2025. Gli utenti e le aziende dovranno quindi valutare attentamente le proprie opzioni e pianificare la transizione a Windows 11 per garantire la continuità delle operazioni e la sicurezza dei propri dati.

Scritto da Redazione

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