Michele Fanelli: il maratoneta che sfidò il regime fascista

Scopri la vita e le imprese sportive di Michele Fanelli, un simbolo di resistenza.

Un atleta straordinario

Michele Fanelli, nato nel 1907 a Orta Nova, è stato un maratoneta di straordinario talento, noto per le sue imprese sportive negli anni ’30 e ’40. Conosciuto per la sua determinazione e il suo spirito indomito, Fanelli ha conquistato numerosi titoli, tra cui il primato mondiale della 25 miglia. La sua carriera è stata caratterizzata da successi che lo hanno portato a competere anche alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1932, dove si è classificato tredicesimo, un risultato eccezionale per un atleta di umili origini.

La corsa come necessità

La passione di Michele per la corsa è nata da una necessità. Cresciuto in un contesto rurale, spesso si trovava a dover percorrere lunghe distanze a piedi per cercare lavoro. Questo andirivieni, unito alla sua determinazione, lo ha forgiato come atleta. Con il tempo, ha iniziato a partecipare a gare provinciali e nazionali, battendo record e conquistando il cuore dei suoi concittadini, che lo consideravano “più veloce del cavallo”. La sua figura è diventata un simbolo di speranza e resilienza per la comunità di Orta Nova.

Un atleta contro il regime

Negli anni del regime fascista, Michele Fanelli non si è piegato alle pressioni politiche. La sua appartenenza al partito comunista lo ha portato a subire persecuzioni, tra cui un arresto e maltrattamenti. Nonostante le difficoltà, ha continuato a competere, rifiutando di accettare premi dal regime. La sua determinazione e il suo coraggio lo hanno reso un simbolo di resistenza, non solo nello sport, ma anche nella vita quotidiana. La sua storia è un esempio di come lo sport possa essere un mezzo per esprimere libertà e dignità, anche in tempi bui.

Il lascito di Michele Fanelli

Nonostante i suoi successi, Michele Fanelli è stato dimenticato per lungo tempo. Solo dopo la sua morte nel 1990, la sua figura è stata riscoperta e celebrata. Oggi, il campo sportivo di Orta Nova porta il suo nome, un tributo alla sua eredità. La sua vita è un monito che ci ricorda l’importanza di mantenere viva la memoria di coloro che hanno lottato per i propri ideali. La storia di Michele Fanelli è un esempio di come la passione e la determinazione possano superare anche le avversità più grandi.

Scritto da Redazione

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