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Il mercato di gennaio e le sfide della Lazio
Il mercato di gennaio si avvicina e la Lazio si trova a dover affrontare una situazione complessa. Con il colpo Fazzini in attesa, la dirigenza biancoceleste deve fare i conti con margini di manovra molto ristretti. I contatti con l’Empoli per un prestito biennale sono stati intensi, ma la distanza tra la richiesta di 15 milioni e l’offerta di 12 milioni per l’obbligo di riscatto rappresenta un ostacolo significativo.
Le cessioni e le difficoltà finanziarie
Fino ad ora, la Lazio ha ceduto solo Akpa Akpro al Monza e Diego Gonzalez all’Atlas, con un risparmio di circa un milione di euro sugli ingaggi. Tuttavia, le mancate uscite frenano ulteriori innesti a centrocampo. La situazione è complicata dall’indice di liquidità bloccato, che limita le possibilità di acquisto. La Lazio può permettersi di prendere un rinforzo solo se riesce a tagliare gli stipendi, rendendo difficile l’arrivo di nuovi giocatori.
Le dichiarazioni della dirigenza
Rebecca Corsi, vice-presidente dell’Empoli, ha dichiarato che il club accetterà un titolo temporaneo gratuito solo se verrà ben pagato fra due anni. Inoltre, ha sottolineato che il valore di Fazzini è superiore agli otto milioni proposti. Dall’altra parte, Lotito rimane fermo sulla sua posizione, non intenzionato a partecipare ad aste per i giocatori e a procedere con una terza ricapitalizzazione, che non sarebbe sufficiente per sbloccare il mercato di gennaio.
Le prospettive future
Il direttore sportivo è al lavoro per raccogliere fondi attraverso le cessioni di giocatori come Basic, Hysaj e Castrovilli. Tuttavia, convincere Lotito a cedere i giocatori è una sfida, poiché il presidente è restio a lasciar partire i suoi uomini, anche di fronte a proposte interessanti. La Lazio si trova quindi in una situazione di stallo, dove le cessioni devono finanziare i prossimi acquisti, ma il tempo stringe e la necessità di rinforzi è sempre più urgente.