Luca Marinelli interpreta Mussolini: un viaggio tra etica e storia

Un'analisi della complessità del personaggio di Mussolini attraverso gli occhi di Luca Marinelli

Il difficile compito di interpretare Mussolini

Luca Marinelli, noto attore italiano, si trova a dover affrontare una delle sfide più complesse della sua carriera: interpretare Benito Mussolini nella serie M, Il figlio del secolo, disponibile su Sky e Now dal 10 gennaio. Marinelli ha dichiarato che avvicinarsi a un personaggio così controverso è stato un processo doloroso, influenzato da considerazioni etiche e morali. La sua interpretazione non si limita a rappresentare il Duce, ma cerca di esplorare la psicologia di un uomo che ha vissuto in un costante stato di maschera, sia in pubblico che in privato.

Un uomo senza sincerità

Marinelli descrive Mussolini come un individuo privo di sincerità, non solo nei confronti degli altri, ma anche con se stesso. Questo aspetto è emerso durante le riprese, dove l’attore ha notato come il Duce si comportasse sempre come se fosse su un palcoscenico. La sua vita privata, secondo Marinelli, era una continuazione della sua vita pubblica, priva di autenticità. Questo ha reso l’interpretazione ancora più difficile, poiché l’attore ha dovuto confrontarsi con un personaggio che incarna tre grandi inganni: Dio, patria e famiglia.

Il fascismo e la figura di Matteotti

Nel corso dell’intervista, Marinelli ha anche parlato del concetto di famiglia in relazione a Mussolini, evidenziando le sue numerose relazioni extraconiugali e i figli non riconosciuti. La figura di Giacomo Matteotti, un politico che si oppose al regime fascista, è stata un altro punto focale della discussione. Marinelli ha espresso ammirazione per Matteotti, definendolo un eroe che ha compreso in anticipo le conseguenze della dittatura. La sua emozione è palpabile quando ricorda il discorso della senatrice a vita Liliana Segre, che ha menzionato Matteotti durante l’apertura del Parlamento.

Il supporto della famiglia e l’eredità antifascista

Marinelli ha rivelato che la sua famiglia ha sempre avuto posizioni antifasciste, un valore che gli è stato trasmesso fin dalla nascita. La nonna, inizialmente contraria alla sua interpretazione di Mussolini, ha poi cambiato idea dopo aver visto una proiezione privata della serie. Questo supporto familiare ha rappresentato per l’attore un conforto in un momento così delicato della sua carriera. La sua esperienza nel ruolo di Mussolini ha rafforzato la sua identità antifascista, un aspetto che considera fondamentale nella sua vita e nel suo lavoro.

Scritto da Redazione

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