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Il cambiamento di mentalità
Lorenzo Lucca, attaccante dell’Udinese, ha recentemente condiviso la sua evoluzione come calciatore, sottolineando come la sua mentalità sia cambiata nel corso degli anni. “Se guardo le mie partite di quattro anni fa, vedo un calciatore diverso. Prima mi ‘perdevo’ durante la partita, ora sono molto più concentrato e partecipe dal primo all’ultimo minuto”, ha dichiarato Lucca. Questa nuova consapevolezza gli ha permesso di affrontare le partite con maggiore determinazione, sapendo che ogni occasione potrebbe essere l’unica per segnare.
Il lavoro quotidiano e la preparazione
Lucca ha rivelato di dedicarsi a un intenso lavoro di preparazione fisica e tecnica. “Ho un preparatore personale con cui lavoro tutti i giorni, prima o dopo l’allenamento della squadra. Faccio esercizi di forza e mobilità, e mi alleno specificamente per migliorare il mio colpo di testa”, ha spiegato. Questo approccio meticoloso gli consente di affinare le sue abilità e di essere sempre pronto a sfruttare le opportunità in campo. La sua dedizione ai dettagli è evidente e rappresenta un elemento chiave per il suo successo.
Le ambizioni con la Nazionale
Parlando delle sue aspirazioni, Lucca ha affermato: “Non mi basta la convocazione, punto a essere titolare in Nazionale”. La competizione nel suo ruolo è alta, con giocatori come Scamacca e Retegui che si stanno affermando in club di alto livello. Tuttavia, Lucca è fiducioso nelle sue capacità e crede che, con il giusto impegno, potrà conquistare un posto da titolare. “Penso che sia solo questione di tempo e di lavoro duro”, ha aggiunto, dimostrando una mentalità positiva e orientata al miglioramento continuo.
Il percorso personale e le scelte fatte
Arrivato all’Udinese nell’estate del 2023, Lucca ha parlato della sua esperienza nel club bianconero. “La continuità nel giocare e la fiducia del club mi hanno aiutato a superare gli errori”, ha affermato. La sua determinazione a migliorare è evidente, e il suo approccio al lavoro quotidiano è un esempio per i giovani calciatori. “A fine allenamento mi metto a tirare da tutte le posizioni. Ne farò 20 o 30 a sessione, ma a fine stagione diventeranno più o meno cinquemila”, ha detto, sottolineando l’importanza della pratica costante.