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Introduzione all’inchiesta
Recentemente, l’inchiesta condotta dalla Dda di Milano ha portato all’arresto di 19 ultras, sollevando interrogativi sulle possibili ripercussioni per le due storiche squadre milanesi, Inter e Milan. Il procuratore federale della Figc, Giuseppe Chinè, ha avviato un’inchiesta sportiva, ricevendo le carte dell’indagine e avviando un’analisi approfondita delle condotte delle società e dei loro tesserati. Sebbene al momento non risultino indagini dirette su Inter e Milan, la situazione è complessa e merita un’attenta valutazione.
Le norme del Codice di giustizia sportiva
Il Codice di giustizia sportiva, in particolare gli articoli 25 e 27, stabilisce regole chiare riguardo ai rapporti tra le società di calcio e il tifo organizzato. L’articolo 25 vieta alle società di contribuire alla creazione di gruppi di sostenitori non autorizzati, mentre l’articolo 27 regola la cessione dei biglietti. Le sanzioni per le violazioni possono variare da semplici ammende a sanzioni più severe, come l’obbligo di giocare a porte chiuse. È importante notare che i dirigenti e i tesserati coinvolti in rapporti con ultras non autorizzati rischiano squalifiche e inibizioni.
Possibili conseguenze per Inter e Milan
In base alle informazioni emerse dall’inchiesta, Inter e Milan potrebbero affrontare sanzioni relativamente lievi, come ammende pecuniarie. Tuttavia, i dirigenti e i tesserati che hanno avuto contatti con i capi ultras potrebbero subire conseguenze più gravi, tra cui squalifiche. Il Codice di giustizia sportiva, richiamando i principi di lealtà e correttezza, consente di applicare sanzioni anche per comportamenti che, sebbene non direttamente illeciti, possano compromettere l’integrità del calcio. È fondamentale che le società dimostrino di rispettare le normative vigenti per evitare sanzioni più severe.
Il precedente della Juventus
Un caso emblematico è quello della Juventus e del suo ex presidente Andrea Agnelli, coinvolto in un’inchiesta simile. Nel 2017, la Juventus subì una penalizzazione di 10 punti per violazioni legate a plusvalenze, dimostrando come anche comportamenti non direttamente legati alla violenza possano avere gravi conseguenze. Questo precedente mette in guardia Inter e Milan, che devono prestare attenzione a come gestiscono i rapporti con i gruppi ultras per evitare di incorrere in sanzioni simili.