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Un’esperienza artistica unica al MASI
Il Museo d’Arte della Svizzera Italiana (MASI) di Lugano offre attualmente una serie di mostre affascinanti, ma l’attenzione è rivolta in particolare all’esposizione di Johanna Kotlaris, una giovane artista di talento che ha saputo catturare l’interesse del pubblico. Nata nel 1988, Kotlaris ha un percorso accademico impressionante, avendo conseguito un bachelor in Design ad Amsterdam e un master in Fine Art con lode presso il Piet Zwart Institute di Rotterdam. La sua formazione è stata supportata dal Dipartimento della cultura del Canton Zurigo, il che testimonia il riconoscimento del suo lavoro.
Il fulcro dell’esposizione: HUMERE
All’interno dello spazio espositivo al piano -1 del MASI, si possono ammirare dieci opere di Kotlaris, ma è l’undicesima, il film digitale HUMERE, a colpire maggiormente gli spettatori. Questo video, che dura poco meno di un’ora, è una fusione di performance vocali e immagini che sfuggono a una trama tradizionale, rendendo l’esperienza visiva e sonora unica. La performance centrale, che ritrae l’artista mentre consuma un pasto abbondante in solitudine, è caratterizzata da una forte componente emotiva e sensoriale, evocando una sensazione di avidità e voluttà.
Il significato del suono e dell’umidità
Il titolo HUMERE, un verbo latino che significa “essere umido”, è emblematico del tema centrale del film. La critica ha sottolineato come il suono della parola e la sua pronuncia siano elementi fondamentali nel processo creativo di Kotlaris. La sua arte non si limita a immagini statiche, ma si evolve in un’esperienza multisensoriale che invita lo spettatore a riflettere sul significato del suono e della parola. Nonostante il video non contenga elementi scandalosi, è consigliato per un pubblico adulto, suggerendo una visione condivisa con i più giovani.