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Un inizio difficile e la salvezza
La stagione 2014-15 è stata un vero e proprio incubo per il Leicester City. Dopo dieci anni di assenza dalla Premier League, la squadra si trovava in ultima posizione, con soli 19 punti dopo 29 partite. La situazione sembrava disperata, ma con un finale di stagione sorprendente, il Leicester riuscì a salvarsi, chiudendo al 14° posto. Questo traguardo, sebbene modesto, segnò l’inizio di una storia che nessuno avrebbe potuto prevedere.
Il cambio di rotta con Ranieri
Nel luglio 2015, il Leicester City annunciò l’arrivo di Claudio Ranieri come nuovo allenatore. L’obiettivo iniziale era semplice: garantire una salvezza tranquilla. Tuttavia, il presidente Vichai Srivaddhanaprabha decise di investire nella squadra, portando a Leicester giocatori come N’Golo Kanté e Shinji Okazaki. Questi innesti, uniti a una rosa già promettente, iniziarono a dare forma a una squadra che avrebbe fatto la storia.
Un inizio sorprendente e la magia di Vardy
Il campionato iniziò e il Leicester sorprese tutti con un avvio di stagione straordinario. Jamie Vardy, un attaccante che aveva vissuto una vita difficile, iniziò a segnare a raffica, contribuendo a una serie di risultati positivi. La squadra, inizialmente considerata una delle candidate alla retrocessione, si ritrovò in cima alla classifica, alimentando il sogno di una stagione indimenticabile.
La cavalcata verso il titolo
Con il passare delle settimane, il Leicester continuò a sorprendere. La squadra, sostenuta da un pubblico appassionato, accumulò vittorie e punti, mantenendo la vetta della Premier League. La magia di Ranieri e la determinazione dei giocatori portarono il Leicester a un passo dalla gloria. Ogni partita era un passo verso un sogno che sembrava impossibile, ma che stava diventando realtà.
Il trionfo finale
Il , il Leicester City divenne campione d’Inghilterra per la prima volta nella sua storia. La notizia che il Tottenham aveva pareggiato contro il Chelsea fece esplodere la gioia tra i tifosi. La squadra, che solo un anno prima lottava per non retrocedere, aveva compiuto un’impresa storica. La festa al King Power Stadium fu indimenticabile, con il capitano Wes Morgan che alzò il trofeo, simbolo di un sogno realizzato.