Un omaggio a Boskov
Dieci anni dopo la sua scomparsa, il mondo del calcio ricorda Vujadin Boskov, un allenatore che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Sampdoria e del calcio europeo. Il libro “Rivoluzione Boskov”, scritto da Stefano Zaino e Lorenzo Mangini, è un tributo a questo grande tecnico, che ha saputo trasformare una squadra di media forza in una delle grandi del calcio. La presentazione del volume si è svolta nella sala “hospitality” dello stadio Luigi Ferraris, alla presenza di molti ex giocatori e personalità che hanno condiviso il percorso con Boskov.
Il cambiamento nella Sampdoria
Secondo Zaino, Boskov non ha semplicemente cambiato moduli o giocatori, ma ha rivoluzionato la dimensione stessa della Sampdoria. “Ha preso una squadra con potenziali campioni e l’ha portata a competere ai massimi livelli”, ha dichiarato. Questo cambiamento non è stato solo tattico, ma ha coinvolto anche la mentalità dei giocatori, che hanno imparato a credere nelle proprie capacità e a dare il massimo in campo. Boskov ha saputo infondere una nuova energia e determinazione, trasformando la Sampdoria in una squadra temuta e rispettata in tutta Europa.
Un allenatore innovativo
Le innovazioni di Boskov non si limitavano al campo di gioco. Era noto per i suoi metodi di allenamento, che includevano pratiche che oggi sono comuni, ma che all’epoca erano considerate rivoluzionarie. Ad esempio, il riscaldamento pre-partita, che oggi è una routine standard, era una novità introdotta da Boskov. La sua capacità di anticipare le tendenze nel calcio e di adattare le sue strategie alle esigenze della squadra lo ha reso un pioniere nel suo campo. Le sue frasi celebri e il suo approccio umano hanno lasciato un’impronta duratura, non solo nei cuori dei suoi giocatori, ma anche nella cultura calcistica.