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Un cambiamento significativo per il calcio europeo
La UEFA sta considerando una riforma importante per la fase a eliminazione diretta della Champions League: l’abolizione dei tempi supplementari. Questa proposta nasce dall’esigenza di alleggerire il calendario delle squadre, riducendo il numero di minuti giocati dai calciatori. L’idea è stata accolta con interesse da molte squadre, sia quelle di vertice che quelle meno favorite, poiché l’eliminazione dei supplementari potrebbe garantire un maggiore equilibrio nelle partite.
Salute dei calciatori al primo posto
I tempi supplementari sono da tempo oggetto di discussione tra i sindacati dei giocatori, che sostengono che la loro eliminazione possa giovare alla salute degli atleti. Con un calendario sempre più fitto, i calciatori sono sottoposti a uno stress fisico notevole, e ridurre il tempo di gioco potrebbe contribuire a prevenire infortuni e affaticamento. La nuova fase campionato della Champions League, che prevede un minimo di 8 partite per ogni club, ha ulteriormente complicato la situazione, rendendo necessaria una riflessione su come gestire al meglio il benessere dei giocatori.
Impatto sui broadcaster e sulle competizioni nazionali
La proposta di abolire i tempi supplementari ha suscitato l’interesse anche dei broadcaster, che potrebbero affrontare meno problemi nella gestione degli eventi sportivi. Infatti, l’eliminazione dei supplementari eviterebbe slittamenti nei palinsesti, rendendo più semplice la programmazione delle partite. Tuttavia, la questione non è priva di polemiche. In Inghilterra, ad esempio, la decisione di eliminare il replay dell’FA Cup ha sollevato dibattiti accesi, poiché rappresentava una tradizione storica del calcio britannico.
Quando potrebbe entrare in vigore questa proposta?
Attualmente, l’abolizione dei tempi supplementari è stata testata in alcune competizioni nazionali, come la Coppa Italia, ma non è ancora stata adottata a livello europeo. Secondo quanto riportato dal The Guardian, un cambiamento durante il ciclo attuale dei diritti televisivi, che durerà fino al 2027, è improbabile. Inoltre, nessuna proposta definitiva è stata presentata, e qualsiasi modifica dovrà essere approvata dal comitato esecutivo della UEFA, come avvenuto in passato con l’eliminazione del vantaggio dei gol in trasferta.