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Un sostegno senza precedenti
La squadra di calcio femminile dell’Hammarby, con sede a Stoccolma, ha saputo conquistare il cuore di molti tifosi, superando le aspettative in termini di affluenza e passione. Nonostante il numero di spettatori possa variare, ciò che colpisce è l’intensità del supporto che le calciatrici ricevono. Durante le partite, i tifosi non si limitano a riempire gli spalti, ma creano un’atmosfera vibrante e coinvolgente, che rende ogni incontro un evento memorabile.
Un modello di inclusione
L’Hammarby ha dimostrato che il confine tra calcio maschile e femminile può essere annullato. La società, che si distingue per la sua filosofia di inclusione, ha creato un ambiente in cui entrambe le squadre possono prosperare. I tifosi non fanno distinzione tra le due formazioni, partecipando attivamente a entrambe le manifestazioni. Questo approccio ha portato a una crescita esponenziale del numero di sostenitori, con eventi che attirano migliaia di persone, come dimostrato dalla finale di Coppa di Svezia nel 2023, che ha visto la partecipazione di oltre 18.500 spettatori.
Il ruolo dei gruppi di tifosi
Il Bajenkompaniet, il gruppo di sostenitori più noto, ha avuto un ruolo cruciale nella crescita del tifo femminile. Fondato in un bar, questo gruppo ha saputo mobilitare le persone, organizzando trasferte e creando coreografie che rendono ogni partita un’esperienza unica. Le parole di un giovane tifoso, che ha chiesto perché non ci fosse musica durante le partite, hanno innescato un cambiamento significativo nella cultura del tifo. Oggi, il supporto è palpabile e le calciatrici stesse riconoscono quanto sia importante per il loro rendimento in campo.
Un esempio per l’Italia
Il modello dell’Hammarby rappresenta un esempio da seguire anche per il calcio femminile italiano. Attualmente, la situazione in Italia è caratterizzata da una mancanza di strutture e di un seguito adeguato. Sebbene ci siano alcuni gruppi organizzati, come il “Dominio bianconero” e il “Roma Women fan club”, il cammino da percorrere è ancora lungo. La sfida tra Juventus e Roma, che ha visto quasi 30.000 spettatori, dimostra che c’è interesse, ma è necessario un impegno costante per costruire una cultura del tifo che possa sostenere le squadre femminili in modo duraturo.