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Un talento senza pari
Drazen Dalipagic, nato a Mostar nel 1941, è stato uno dei più grandi cestisti della storia, non solo per la sua abilità nel tiro, ma anche per il suo impatto sul basket internazionale. Con un’altezza di 197 centimetri, Dalipagic ha saputo dominare il campo, diventando un simbolo della pallacanestro jugoslava negli anni ’70 e ’80. La sua carriera è stata costellata di successi, tra cui la vittoria del Mondiale nel 1978 e l’oro olimpico a Mosca nel 1980. La sua precisione al tiro lo ha reso un avversario temibile, capace di segnare punti in ogni situazione.
Il record in Italia
Dalipagic ha lasciato un segno indelebile anche nel campionato italiano di pallacanestro. Giocando per sette stagioni, ha collezionato record straordinari, tra cui il primato di punti segnati in una stagione di Serie A, con 1417 punti nel 1987-88. La sua performance più memorabile risale a 38 anni fa, quando segnò 70 punti in una sola partita con la maglia della Giomo Venezia, un’impresa che rimane nella memoria di tutti gli appassionati di basket. Questo straordinario risultato è ancora oggi uno dei più alti mai raggiunti nel campionato italiano.
Un’eredità duratura
Oltre ai suoi successi individuali, Dalipagic ha contribuito a costruire una cultura del basket che ha influenzato generazioni di giocatori. La sua carriera è stata caratterizzata da una dedizione al gioco e da un amore per la competizione che ha ispirato molti. Anche dopo il ritiro, la sua figura è rimasta un punto di riferimento per i giovani cestisti, che vedono in lui un modello da seguire. La sua morte, avvenuta a Belgrado dopo una lunga malattia, ha lasciato un vuoto nel cuore di tutti coloro che hanno amato il basket. La sua leggenda continuerà a vivere attraverso le storie e i ricordi di chi ha avuto la fortuna di vederlo giocare.