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Un sogno di gloria interrotto
Céline Haidar, una giovane calciatrice di 19 anni, stava per realizzare il suo sogno di indossare la maglia della nazionale libanese. Tuttavia, la sua innocenza e le sue ambizioni sono state tragicamente infrante dalla dura realtà della guerra. Recentemente, Céline è rimasta gravemente ferita durante un raid aereo israeliano che ha colpito la periferia sud di Beirut, un’area nota per essere una roccaforte di Hezbollah. Colpita in testa da una scheggia, attualmente si trova in coma farmacologico all’ospedale St. George di Hadath, mentre la sua famiglia vive nel terrore e nell’angoscia.
Il contesto della tragedia
La famiglia di Céline si era rifugiata a Baakline, una cittadina montana, mentre lei era tornata a Beirut per continuare gli studi e il suo percorso calcistico con la Beirut Football Academy. La giovane calciatrice, che aveva già dimostrato il suo talento nella squadra nazionale femminile under, stava per diventare capitano del suo club. Purtroppo, la guerra ha costretto Céline a vivere in un clima di paura, dove le evacuazioni e i bombardamenti erano all’ordine del giorno. Il padre, Abbas Haidar, ha raccontato la difficile situazione della figlia, costretta a tornare a casa solo di notte, cercando rifugio dalla violenza che la circondava.
Un simbolo di speranza
La storia di Céline non è solo quella di una giovane atleta, ma rappresenta anche il sogno di molti giovani libanesi che aspirano a un futuro migliore. La sua ambizione di giocare all’estero, ispirata da grandi campioni come Ronaldo e Messi, è stata spezzata in un attimo. La madre, in lacrime, ha denunciato l’ingiustizia della situazione, affermando che la figlia è vittima di una guerra in cui non ha alcuna responsabilità. La comunità calcistica libanese si è unita in un coro di sostegno, con il presidente del club BFA e l’allenatore che hanno espresso la loro vicinanza e speranza per la pronta guarigione di Céline.
Il futuro incerto
La Federazione calcistica libanese ha deciso di sospendere tutte le competizioni a tempo indeterminato, un gesto che sottolinea la gravità della situazione. Céline Haidar, come molti altri atleti, è ora parte di una lunga lista di persone colpite dalla violenza e dalla guerra. La sua storia è un richiamo alla solidarietà e alla necessità di un cambiamento. Mentre i medici lavorano instancabilmente per salvarla, la speranza rimane viva: che Céline possa tornare a calcare i campi da gioco e realizzare il suo sogno, nonostante le avversità.