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La risposta della curva Nord
Negli ultimi giorni, la curva Nord dell’Inter ha deciso di rompere il silenzio riguardo alle recenti accuse emerse da una maxi inchiesta della Procura di Milano sul tifo organizzato. In un comunicato ufficiale, la curva ha espresso il proprio disappunto per la rappresentazione negativa che i media hanno fornito, definendo la situazione come un’ondata di fango senza precedenti. Secondo il comunicato, i media avrebbero sacrificato la verità sull’altare dell’audience, dipingendo i tifosi come criminali e associandoli a situazioni con cui non hanno nulla a che vedere.
Le conseguenze delle accuse
Le affermazioni della curva non si limitano a una semplice difesa. Infatti, il comunicato sottolinea come queste accuse abbiano portato a divieti significativi, come quello di esporre striscioni e drappi storici, inclusi quelli con la scritta “UNITI, FIERI, MAI DOMI”. La curva ha dichiarato che le scelte fatte sono il risultato di un nuovo inizio e di una volontà di cambiamento, ma che sono state strumentalizzate per distruggerli e farli scomparire. Questo ha creato un clima di tensione e preoccupazione tra i tifosi, che si sentono attaccati e vilipesi.
Un futuro di trasparenza e valori
La curva Nord ha ribadito la propria intenzione di distaccarsi da qualsiasi associazione con ambienti criminali, affermando di voler costruire un futuro all’insegna della trasparenza e dei valori ULTRAS. Hanno respinto con fermezza qualsiasi accusa di legami con famiglie criminali, sottolineando la loro totale estraneità ai fatti riportati dai media. La curva ha dichiarato di combattere per onorare una storia ultras che dura da oltre 55 anni, affermando che il passato non appartiene più a loro e che non tollereranno ulteriori attacchi e ingiustizie.