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La situazione attuale della Rai
Negli ultimi anni, la Rai ha vissuto un periodo di profonda crisi, evidenziato dai dati Auditel che mostrano un sorpasso da parte di Mediaset. Nel 2024, per la seconda volta consecutiva, il gruppo Mediaset ha superato la Rai in termini di ascolti, con un margine di 36,9 contro 36,6. Questo è un segnale allarmante, soprattutto considerando che la Rai ha trasmesso eventi di grande richiamo come le Olimpiadi e gli Europei di calcio. La situazione è ulteriormente complicata dalla mancanza di eventi di grande richiamo su Mediaset, come le partite di Champions League, che non sono state trasmesse in chiaro.
Le cause della crisi
Le ragioni di questo declino sono molteplici. In primo luogo, la Rai ha subito un cambiamento radicale nella sua gestione, con un forte intervento politico da parte del governo Meloni. Questo ha portato a una nomina di dirigenti considerati inadeguati e a una programmazione che non ha saputo attrarre il pubblico. Inoltre, la Rai ha perso il contatto con le nuove generazioni, che si sono allontanate dalla televisione generalista a favore di piattaforme digitali e contenuti on-demand. La mancanza di innovazione e la chiusura di programmi che non hanno funzionato hanno ulteriormente contribuito a questo declino.
Le conseguenze per il servizio pubblico
La crisi della Rai ha implicazioni significative per il servizio pubblico in Italia. Con un pubblico in calo e una programmazione che non riesce a soddisfare le aspettative degli spettatori, la Rai rischia di perdere il suo ruolo di riferimento nel panorama televisivo italiano. I telegiornali, in particolare, hanno visto un crollo degli ascolti, con il TG1 e il TG2 che hanno registrato perdite significative. Questo non solo mette in discussione la credibilità dell’informazione fornita dalla Rai, ma solleva anche interrogativi sul futuro della televisione pubblica in Italia.