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Una situazione critica per il calcio dilettantistico
Il calcio dilettantistico a Como sta attraversando un periodo di grande difficoltà. Con quasi duemila giovani atleti iscritti nelle otto principali società calcistiche, la mancanza di strutture adeguate e la crescente pressione economica stanno mettendo a rischio il futuro di queste associazioni. Le società, come Albate Hf, Alebbio, Ardita Cittadella, Lario, Libertas San Bartolomeo, Tavernola, Sagnino e Polisportiva Sant’Agata, si trovano a dover gestire un numero sempre crescente di iscritti, ma con poche risorse a disposizione.
La scarsità di campi e le difficoltà logistiche
La situazione è aggravata dalla scarsità di campi disponibili per gli allenamenti e le partite. Con l’assegnazione del campo Belvedere al Rugby Como e l’incertezza riguardo ad altre strutture, le società calcistiche si trovano a dover affrontare un sovraffollamento insostenibile. Andrea Anzi, presidente dell’Albate Hf, sottolinea come il campo Gigi Meroni sia occupato ogni giorno, limitando le opportunità di gioco per i giovani. Inoltre, la necessità di ristrutturazioni urgenti degli spogliatoi è diventata una priorità, ma i lavori sono stati sospesi e rinviati, lasciando le società in una situazione precaria.
Un appello per il dialogo e la collaborazione
Le società calcistiche di Como stanno cercando di farsi sentire dalle autorità locali. Francesco Contardo, presidente dell’Us Tavernola, ha evidenziato l’importanza di un dialogo costruttivo con il Comune per trovare soluzioni pratiche. Le proposte includono l’apertura di bandi per il rinnovo delle concessioni e la possibilità di affidamenti diretti per progetti di ristrutturazione. È fondamentale che le istituzioni ascoltino le esigenze delle società e lavorino insieme per garantire un futuro migliore per il calcio dilettantistico nella città.
La responsabilità condivisa per il futuro dello sport
La crisi del calcio dilettantistico a Como non è solo una questione di risorse, ma anche di responsabilità condivisa. Le società devono gestire le strutture in modo più efficiente, mentre l’amministrazione comunale deve essere pronta ad ascoltare e supportare le iniziative. Ernesto Longaretti e Franco Passalacqua, presidenti di Alebbio, hanno messo in evidenza come la città, nonostante la sua ricchezza, presenti strutture sportive inadeguate. È tempo di unire le forze per garantire un ambiente sano e stimolante per i giovani atleti, affinché possano continuare a praticare lo sport che amano.