Un inizio sorprendente
Gianluigi Buffon, noto affettuosamente come Gigi, è un nome che risuona con grande rispetto nel mondo del calcio. La sua carriera, iniziata a soli 13 anni come centrocampista nel Parma, ha preso una piega inaspettata quando, a 14 anni, ha dovuto sostituire i portieri titolari infortunati. Questo momento cruciale ha segnato l’inizio della sua avventura tra i pali, dove ha trovato ispirazione nelle prodezze del portiere camerunese Thomas N’Kono. La sua determinazione e il suo talento naturale lo hanno portato a diventare uno dei migliori portieri della storia.
I successi con la Juventus
Buffon ha trascorso gran parte della sua carriera con la Juventus, dove ha vinto un impressionante totale di 22 trofei. La sua leadership e le sue abilità straordinarie hanno contribuito a rendere la squadra una delle più forti in Europa. La sua presenza in campo era rassicurante per i compagni di squadra e temuta dagli avversari. Ogni parata e ogni intervento decisivo hanno consolidato la sua reputazione come uno dei migliori nel suo ruolo. Il suo passaggio al Paris Saint-Germain è stato un capitolo interessante della sua carriera, ma il richiamo della Juventus era troppo forte per resistere.
Un capitano per la nazionale
Buffon non è solo un simbolo per i club, ma anche per la nazionale italiana. Con 176 presenze, è il calciatore con il maggior numero di apparizioni in azzurro. La sua leadership si è manifestata in molte occasioni, portandolo a indossare la fascia di capitano in 80 partite. La vittoria nel Mondiale del 2006 è stata il culmine della sua carriera internazionale, un trionfo che ha unito il paese intero. Tuttavia, la sua carriera ha avuto anche momenti di delusione, come la mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale del 2018, che ha segnato un triste epilogo per molti dei suoi tifosi.