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La figura dell’allenatore nel calcio
Nel corso della storia del calcio, la figura dell’allenatore ha subito una notevole evoluzione. Inizialmente, non esisteva un vero e proprio allenatore; erano i giocatori più esperti a fornire indicazioni durante le partite. Solo nel 1901 iniziarono a comparire riferimenti a figure simili a quella dell’allenatore. Si narra che il primo allenatore della storia sia stato George Ramsay, scozzese, che ha guidato l’Aston Villa per quarantadue anni, conquistando numerosi titoli.
In Italia, la figura dell’allenatore è emersa nel 1912 con l’ingaggio di William Garbutt da parte del Genoa. Da quel momento, molti allenatori britannici e, successivamente, europei hanno contribuito alla crescita del calcio italiano. I primi corsi ufficiali per allenatori in Italia sono stati organizzati dalla FIGC nel 1943, mentre il Centro Tecnico di Coverciano ha iniziato a formare allenatori UEFA dal 1961. Negli anni ’70 e ’80, l’approccio alla formazione degli allenatori si è evoluto, introducendo materie come sociologia e psicologia, rendendo la preparazione più completa e multidisciplinare.
Il ruolo dell’arbitro nel calcio
All’inizio del calcio, non esisteva una figura arbitrale indipendente. Le controversie venivano risolte dai capitani delle squadre o da dirigenti scelti. Solo tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo, si iniziò a riconoscere l’importanza di un arbitro neutrale. La figura del referee, ovvero l’arbitro indipendente, fu ufficializzata nel 1886 dall’International Football Association Board (IFAB).
Il primo grande arbitro della storia, Sir Francis Marindin, ha contribuito a definire il ruolo dell’arbitro nel calcio moderno. Con l’introduzione del fischietto, l’arbitro ha potuto segnalare infrazioni in modo più chiaro e immediato. Oggi, l’arbitro gioca un ruolo cruciale nel garantire il rispetto delle regole e la correttezza del gioco, utilizzando anche tecnologie come il VAR per assistere nelle decisioni più controverse.
Il calcio d’angolo: regole e evoluzione
Il calcio d’angolo è una delle situazioni di gioco più emozionanti nel calcio. Introdotto nel 1873, il calcio d’angolo viene assegnato quando un difensore fa uscire la palla dal fondo del campo. La regola ha subito poche modifiche nel tempo, ma una delle più significative è stata l’introduzione della possibilità di segnare direttamente da un calcio d’angolo nel 1924.
Nel 2006, è stata stabilita una distanza minima di 9,15 metri per i difensori durante l’esecuzione del calcio d’angolo, per garantire un gioco più fluido e dinamico. La bandierina, simbolo del calcio d’angolo, è già documentata in foto risalenti al 1901, dimostrando l’importanza di questa regola nel gioco. Il calcio d’angolo rappresenta non solo un’opportunità di segnare, ma anche un momento di grande tensione e strategia per le squadre in campo.