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Il contesto della sanzione
Il 1° luglio, l’Antitrust aveva inflitto una multa di oltre 4 milioni di euro alla Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) per presunti abusi di posizione dominante nel mercato dei tornei di calcio giovanili. Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, la Figc avrebbe escluso gli Enti di Promozione Sportiva (EPS) e limitato le loro attività nel settore delle competizioni amatoriali. Questa accusa si basava sulla mancata stipula di convenzioni necessarie e sull’interpretazione restrittiva dell’attività agonistica.
La decisione del Tar del Lazio
Il Tar del Lazio ha ribaltato questa decisione, sostenendo la correttezza delle azioni della Figc. Il tribunale ha accolto la ricostruzione normativa proposta dalla federazione, in particolare riguardo alla definizione di attività agonistica e all’età minima di accesso. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha espresso soddisfazione per il riconoscimento della correttezza dell’operato della federazione, sottolineando l’importanza della tutela della salute dei giovani atleti.
Le implicazioni per il calcio giovanile
Questa sentenza rappresenta un importante passo avanti per il calcio giovanile in Italia. Con l’annullamento della multa, la Figc può continuare a operare senza le restrizioni imposte dall’Antitrust. Inoltre, la decisione del Tar chiarisce la posizione della Figc riguardo alla regolamentazione delle attività sportive giovanili, garantendo che le pratiche siano in linea con le normative sanitarie e sportive. Questo è fondamentale per il futuro del calcio giovanile, che deve essere gestito in modo da garantire la salute e il benessere dei giovani atleti.