Il supporto psicologico nelle scuole: un aiuto per gli adolescenti

Come gli psicologi scolastici stanno aiutando gli studenti a fronteggiare le difficoltà

Il contesto del disagio adolescenziale

Negli ultimi anni, il disagio adolescenziale è diventato un tema di crescente preoccupazione. Le pressioni scolastiche, le difficoltà relazionali e i problemi familiari possono influenzare profondamente il benessere psicologico dei giovani. In questo contesto, le scuole superiori della Bergamasca hanno avviato un’importante iniziativa: l’implementazione di sportelli di ascolto psicologico, dove gli studenti possono ricevere supporto e consulenza. Questo servizio si è rivelato fondamentale per affrontare le problematiche che affliggono i ragazzi, permettendo loro di esprimere le proprie ansie e preoccupazioni in un ambiente sicuro.

Il ruolo degli psicologi scolastici

Nel corso dell’anno scolastico 2023/2024, quasi mille studenti delle scuole superiori bergamasche si sono rivolti agli psicologi. Questo dato, emerso dal bilancio della rete “Scuole che promuovono salute”, evidenzia l’importanza di avere professionisti a disposizione per ascoltare e supportare i giovani. Gli psicologi non solo forniscono un ascolto attento, ma intervengono anche per identificare precocemente i segnali di disagio. Secondo Luca Biffi, direttore della struttura complessa Promozione della salute e Prevenzione dei fattori di rischio comportamentale, l’attività degli sportelli è cruciale per trattare le difficoltà tipiche dell’adolescenza e prevenire la loro evoluzione in problematiche più gravi.

Le motivazioni che spingono gli studenti a chiedere aiuto

Le ragioni che portano gli studenti a contattare gli sportelli di ascolto sono molteplici. Circa il 18,27% degli adolescenti si rivolge agli psicologi per problemi scolastici, che possono manifestarsi in forme diverse, dall’ansia alla difficoltà di concentrazione. Altre motivazioni includono il disagio interiore (17,19%) e disturbi d’ansia (12,54%). È interessante notare che, rispetto all’anno precedente, sono aumentati gli accessi legati a problemi relazionali con i coetanei, segno di un bisogno crescente di supporto in questo ambito. Inoltre, emergono richieste di aiuto per problematiche più gravi, come disturbi alimentari e autolesionismo, che richiedono un intervento specialistico.

La necessità di una rete di supporto

Per affrontare il complesso panorama del disagio adolescenziale, è fondamentale una collaborazione tra le diverse istituzioni coinvolte. L’Ufficio scolastico, la Rete Sps, l’Ats e i servizi consultoriali devono lavorare insieme per garantire un supporto efficace agli studenti. Questa sinergia non solo facilita l’invio degli studenti ai servizi specialistici, ma consente anche di monitorare l’evoluzione delle problematiche e di intervenire tempestivamente. In un periodo in cui il benessere psicologico dei giovani è più che mai sotto i riflettori, è essenziale che le scuole continuino a investire in servizi di ascolto e supporto psicologico.

Scritto da Redazione

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