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Il tanto atteso ritorno di Kyrgios
Il tennista australiano Nick Kyrgios, noto per il suo stile di gioco audace e le sue polemiche, ha fatto il suo ritorno agli Australian Open dopo un lungo periodo di inattività. Molti fan e critici attendevano con ansia di vedere se l’ex numero 13 del mondo potesse riprendersi dopo un intervento chirurgico al polso e un anno lontano dai campi. Tuttavia, le aspettative sono state rapidamente deluse quando Kyrgios è stato sconfitto in tre set dal britannico Jacob Fearnley, attualmente numero 92 del ranking ATP.
Una prestazione sotto tono
La partita, che si è svolta nella prestigiosa John Cain Arena di Melbourne, ha messo in evidenza le difficoltà di Kyrgios nel ritrovare il suo ritmo. Nonostante la sua potente prima di servizio, che ha totalizzato 13 ace, il tennista ha commesso ben 32 errori non forzati. Questi errori si sono rivelati fatali nei momenti chiave, come nei due tie-break persi e in un set point sprecato nel terzo set. La sconfitta per 7-6, 6-3, 7-6 ha lasciato molti a chiedersi se Kyrgios possa davvero tornare ai vertici del tennis.
Le sfide da affrontare
Con il compimento dei 30 anni previsto ad aprile, Kyrgios si trova di fronte a una carriera da ricostruire. La sua ambizione di vincere uno Slam sembra ora un obiettivo lontano. Per tornare a competere a livelli elevati, dovrà probabilmente partecipare a tornei minori per accumulare punti e fiducia. Inoltre, dovrà affrontare la pressione dei riflettori, che lo hanno sempre accompagnato, ma che ora potrebbero rivelarsi un peso anziché un vantaggio.
Le polemiche non mancano
Nonostante le difficoltà sul campo, Kyrgios continua a far parlare di sé anche fuori dal rettangolo di gioco. Recentemente, ha attaccato il tennista italiano Jannik Sinner sui social media, sollevando interrogativi sulla trasparenza di un processo legale che coinvolge Sinner. Questo comportamento ha suscitato reazioni contrastanti, con alcuni che lo vedono come un tentativo di distrarre l’attenzione dalle sue prestazioni scadenti.