Il professor Silvio Garattini: un faro nella ricerca scientifica italiana

Un'intervista esclusiva con il fondatore dell'Istituto Mario Negri, simbolo di dedizione alla ricerca.

Un percorso di vita dedicato alla scienza

Il professor Silvio Garattini, oncologo e farmacologo di fama mondiale, ha dedicato la sua vita alla ricerca scientifica, diventando un simbolo di eccellenza in Italia. Nato nel 1928, ha vissuto un’infanzia segnata dal regime fascista e dalla Seconda Guerra Mondiale, esperienze che hanno influenzato profondamente il suo pensiero e la sua carriera. La sua passione per la scienza è emersa fin da giovane, quando ha iniziato a pubblicare lavori scientifici già durante gli studi di Medicina e Chirurgia all’Università di Torino.

La fondazione dell’Istituto Mario Negri

Nel 1961, Garattini ha fondato l’Istituto Mario Negri, un centro di ricerca che ha rivoluzionato il panorama scientifico italiano. La sua visione era chiara: creare un ambiente in cui la ricerca potesse essere svolta senza le limitazioni burocratiche che spesso affliggono le istituzioni accademiche. Grazie a un finanziamento iniziale e alla collaborazione di esperti, l’istituto è cresciuto fino a diventare un punto di riferimento per la ricerca farmacologica e oncologica, impiegando oggi oltre 700 persone tra Milano, Bergamo e Ranica.

Un impegno costante per la salute pubblica

Garattini ha sempre sostenuto l’importanza della ricerca per il bene comune, evidenziando come la salute pubblica debba essere una priorità per il Paese. Ha criticato la burocrazia che ostacola il progresso scientifico e ha sottolineato la necessità di investire maggiormente nella ricerca, paragonando i fondi italiani a quelli di altri paesi europei. La sua esperienza lo ha portato a collaborare con grandi nomi della scienza, come Rita Levi Montalcini, e a promuovere una maggiore attenzione verso le malattie rare, spesso trascurate dalla comunità scientifica.

La visione del futuro e l’importanza dell’educazione

Oggi, a 96 anni, Garattini continua a essere un attivo sostenitore della ricerca e dell’educazione. Crede fermamente che i giovani debbano essere formati non solo dal punto di vista accademico, ma anche umano, per sviluppare empatia e capacità relazionali. La sua esperienza nel campo della medicina lo ha portato a riflettere sull’importanza di un approccio integrato alla salute, che consideri le differenze di genere e le specificità delle malattie.

Un messaggio di speranza e responsabilità

Il professor Garattini, con la sua lunga carriera e la sua dedizione alla scienza, rappresenta un esempio per le nuove generazioni. Il suo desiderio è che la ricerca in Italia possa prosperare e che le disuguaglianze nel campo della salute vengano finalmente affrontate. In un mondo in continua evoluzione, il suo messaggio è chiaro: investire nella ricerca e nella salute è un dovere verso le future generazioni.

Scritto da Redazione

Lascia un commento

Premi della XII edizione: celebrazione del calcio e dei suoi protagonisti

Marchisio e Ibrahimovic: il futuro del calcio italiano tra spettacolo e rivalità