Il Milan e le difficoltà difensive in Champions League

Analisi delle problematiche difensive del Milan nella competizione europea

Il Milan e le sue fragilità difensive

Il Milan, storicamente una delle squadre più forti d’Europa, sta affrontando un periodo difficile nella fase a gironi della Champions League. Nonostante un inizio promettente, con un gol di Christian Pulisic, la squadra ha subito un pareggio che ha messo in luce le sue fragilità difensive. La rete di Barseghyan dello Slovan Bratislava, arrivata a pochi minuti dal vantaggio rossonero, ha evidenziato una mancanza di concentrazione e solidità nella retroguardia.

Le statistiche parlano chiaro

Fino ad oggi, il Milan ha subito ben sette gol in cinque partite di Champions League, un dato preoccupante per una squadra con ambizioni di vittoria. Se si considerano anche le partite di Serie A, il totale sale a 21 reti subite in 12 incontri. Queste statistiche non solo mettono in discussione la solidità difensiva della squadra, ma sollevano anche interrogativi sulle scelte tattiche dell’allenatore Paulo Fonseca.

Le scelte tattiche di Paulo Fonseca

La formazione schierata da Fonseca, con una linea difensiva a quattro e solo due centrocampisti, ha suscitato molte critiche. La presenza di tre attaccanti sulla trequarti, come Samu Chukwueze, Noah Okafor e Pulisic, ha lasciato la squadra vulnerabile in fase difensiva. Questo approccio ha portato a situazioni di gioco in cui gli avversari hanno potuto approfittare di spazi ampi, come dimostrato dall’azione di Strelec, che ha sfiorato il gol poco dopo il pareggio.

Possibili soluzioni per il Diavolo

Per migliorare la situazione, il Milan deve rivedere la propria strategia difensiva. Potrebbe essere utile tornare a una formazione più equilibrata, con un numero maggiore di centrocampisti in grado di supportare la difesa e controllare il gioco. Inoltre, è fondamentale che i difensori lavorino sulla comunicazione e sulla copertura degli spazi, per evitare che gli avversari possano penetrare facilmente nella loro area. Solo così il Diavolo potrà tornare a essere competitivo in Europa e risolvere le sue problematiche difensive.

Scritto da Redazione

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