Un legame con la tradizione
Nel mondo del calcio, i motti latini rappresentano un legame profondo con la tradizione e la storia del gioco. Molti club, sia italiani che inglesi, hanno utilizzato frasi in latino nei loro stemmi e loghi, creando un’identità unica che affonda le radici nella cultura classica. Questi motti non sono solo parole, ma espressioni di valori e principi che hanno guidato le squadre nel corso degli anni. Ad esempio, il famoso motto del Manchester City, “superbia in proelio”, che significa “orgoglio nella battaglia”, è un chiaro esempio di come il latino possa evocare un senso di determinazione e forza.
Il declino dei motti storici
Negli ultimi anni, tuttavia, molti di questi motti storici sono stati abbandonati in favore di loghi più moderni e semplificati. La logica commerciale ha portato a una semplificazione delle immagini e dei messaggi, con l’obiettivo di rendere i marchi più facilmente riconoscibili. Questo ha portato alla scomparsa di frasi come “victoria concordia crescit” dell’Arsenal e “audere est facere” del Tottenham. La perdita di questi motti rappresenta non solo un cambiamento estetico, ma anche una perdita di significato e identità per i club, che si trovano a dover scegliere tra tradizione e modernità.
Resistenza e rinnovamento
Nonostante il trend di abbandono, ci sono ancora club che resistono e mantengono i loro motti latini. L’Everton, ad esempio, ha reinserito il motto “nil satis nisi optimum” dopo una forte richiesta dei tifosi. Questo dimostra che c’è ancora un forte legame emotivo tra i sostenitori e le frasi che rappresentano la loro squadra. Anche il Blackburn Rovers continua a utilizzare “arte et labore”, un motto che riflette l’importanza del lavoro e della dedizione. Questi esempi mostrano che, nonostante i cambiamenti nel panorama calcistico, c’è ancora spazio per la tradizione e per i valori che i motti latini rappresentano.