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Il contesto del disagio giovanile
Il disagio giovanile è un fenomeno complesso che coinvolge molti aspetti della vita dei giovani. Recentemente, si è tenuto un convegno presso l’Oratorio della Parrocchia Santa Madre di Dio di Macerata, organizzato dall’Associazione “Insieme in Sicurezza”, per affrontare questa problematica. La partecipazione numerosa della cittadinanza ha dimostrato quanto sia sentita la questione, evidenziando la necessità di un dialogo aperto tra le agenzie educative e le famiglie.
Il presidente dell’Associazione, Romeo Renis, ha sottolineato l’importanza di discutere queste tematiche per prevenire eventi tragici che colpiscono i giovani. Le autorità presenti, tra cui il Prefetto Isabella Fusiello e la Vice Sindaco Francesca D’Alessandro, hanno evidenziato le conseguenze deleterie del malessere giovanile, invitando a una maggiore collaborazione tra le istituzioni.
Le voci dei giovani e degli esperti
Durante il convegno, Don Carlos ha presentato quattro punti fondamentali per il benessere dei giovani: Amare, Senso di appartenenza, Sentirsi utili e Sentirsi amati. Questi concetti sono stati ulteriormente esplorati attraverso le testimonianze di due giovani educatori, Ludovica e Marco, che hanno condiviso le loro esperienze personali, catturando l’attenzione del pubblico.
Alessandro Porro, docente federale e responsabile della scuola calcio, ha messo in luce come le squadre sportive possano rappresentare un ambiente positivo per i ragazzi, dove il rispetto delle regole è più facilmente ottenibile. Tuttavia, ha anche avvertito riguardo alle dinamiche di sopraffazione che possono emergere durante le competizioni.
Il ruolo della scuola e della famiglia
Maria Antonella Angerilli, ex dirigente scolastica, ha parlato della responsabilità della scuola nel gestire il disagio giovanile, sottolineando l’importanza della figura del collaboratore scolastico. La docente Alessandra Fermani ha aggiunto che è fondamentale curare il benessere emotivo degli studenti e promuovere una collaborazione costruttiva tra scuola e famiglia.
Roberta Cesaroni, coach adolescenziale, ha concluso il convegno affermando che l’amore è una delle chiavi per affrontare il disagio giovanile. Ha esortato i genitori a non temere di esprimere affetto, sottolineando l’importanza dell’attaccamento nei primi anni di vita. La sfida attuale è rappresentata dalla coesistenza di diverse generazioni, ognuna con valori e linguaggi differenti, rendendo essenziale un approccio empatico e comunicativo.