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Un evento che onora il passato
Il Gran Premio del Monte Serra, giunto alla sua 19ª edizione, si è svolto il a Calci, in provincia di Pisa. Questa gara in salita, lunga 9,266 km, non è solo una competizione sportiva, ma un sentito tributo ai 44 ragazzi del C-130 ‘Vega 10’, vittime di una delle più tragiche sciagure aeree della storia italiana. Il ricordo di quel giorno, quando l’aereo si schiantò sul Monte Serra, è ancora vivo nei cuori di tutti i partecipanti e degli organizzatori.
Un monumento alla memoria
Nel luogo della tragedia sorge un monumento dedicato ai caduti del Vega 10, un simbolo di memoria e sacrificio. Questo monumento rappresenta un monito per le generazioni presenti e future, affinché non si smarrisca il senso di quegli ideali per i quali quei giovani hanno dato la vita. Ogni anno, il Gran Premio del Monte Serra diventa un’occasione per riflettere su questi valori e per rinnovare l’impegno a mantenere viva la memoria di chi non c’è più.
Una partecipazione straordinaria
Quest’anno, la manifestazione ha visto una partecipazione straordinaria, con oltre 500 atleti al via, tra cui quasi 200 allievi dell’Accademia Militare di Livorno. La presenza di rappresentanti della 46ª Brigata Aerea e del Capar di Pisa ha ulteriormente arricchito l’evento. Il pomeriggio è iniziato con una mini-run dedicata ai bambini, un simbolico passaggio di testimone tra generazioni, dove tutti i piccoli partecipanti hanno indossato il pettorale numero 1. Questo momento ha rappresentato l’unione tra passato e futuro, unendo le famiglie e la comunità in un abbraccio collettivo.
Un impegno che continua
La manifestazione è resa possibile grazie all’organizzazione del Pisa Road Runners Club e all’iniziativa dell’Associazione dei Familiari delle Vittime del Monte Serra. Questi gruppi hanno voluto trasformare il ricordo in un gesto concreto di partecipazione e memoria, un impegno che si rinnova di anno in anno, sempre più forte. Il mondo del podismo ha risposto con calore, stringendosi attorno a un evento che va oltre la competizione sportiva, celebrando la vita e il ricordo di chi ha sacrificato tutto.