Gabriele Gravina rieletto alla presidenza della Figc con un consenso straordinario

Il presidente Gravina sottolinea l'importanza dell'unità e dei giovani nel calcio italiano.

Rielezione di Gravina: un consenso quasi totale

Gabriele Gravina è stato rieletto alla presidenza della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) con un consenso straordinario, ottenendo 481 voti su 487, pari al 98,68%. Questo risultato, sebbene atteso, segna l’inizio del suo terzo mandato, consolidando la sua posizione come figura centrale nel panorama calcistico nazionale. L’elezione si è svolta presso il Rome Cavalieri A Waldorf Astoria, dove Gravina ha tenuto un discorso programmatico incentrato sull’unità, un concetto che ha ribadito più volte, sottolineando la sua importanza per il futuro del calcio italiano.

Unità e obiettivi per il futuro

«Dobbiamo rimanere uniti e centrare tutti gli obiettivi di cui il calcio ha veramente bisogno», ha dichiarato Gravina, citando una frase di Henry Ford: «Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo». Tra le priorità del suo nuovo mandato, il presidente ha menzionato la qualificazione al prossimo Mondiale, un obiettivo che considera condiviso da tutto il Paese. Gravina ha anche parlato degli stadi in vista di Euro 2032, confermando che città come Milano, Roma e Torino sono già in fase avanzata di adeguamento.

Frustrazione per la percezione del calcio

Tuttavia, Gravina ha espresso una certa frustrazione riguardo alla percezione del calcio nel contesto sportivo italiano. «Non amo le polemiche, ma mi dispiace quando leggo che per Euro 2032 non ci possano essere contributi. Apprezzo molto quello che viene fatto per tennis, sci e ciclismo, ma non amo quando il calcio viene considerato la cenerentola di tutto lo sport», ha affermato, lasciando trasparire un velo di amarezza. Un momento significativo della conferenza è stato l’elogio rivolto a Francesco Camarda, giovane promessa del Milan, definito da Gravina come «il futuro del calcio italiano». Il presidente ha evidenziato come il derby di Milano abbia messo in luce il talento del ragazzo, che, se ben valorizzato, potrebbe diventare un pilastro della Nazionale.

Investire nei giovani per una Nazionale competitiva

Il tema dei giovani è stato ripreso anche dal ct azzurro Luciano Spalletti, il quale ha sottolineato l’importanza di investire sulle nuove generazioni per costruire una squadra competitiva. «Non possiamo fare a meno dei calciatori giovani per pensare a una Nazionale forte. L’energia, la voglia, il sogno del giovane diventano fondamentali per noi», ha dichiarato Spalletti, citando anche l’interesse per Daniel Maldini, recentemente trasferitosi all’Atalanta. Non sono mancati accenni alla situazione degli stadi, con particolare riferimento al Maradona di Napoli, che rischia di essere escluso dalle sedi di Euro 2032. Gravina ha espresso preoccupazione per le condizioni di alcuni impianti, ribadendo la necessità di interventi strutturali per garantire standard adeguati.

Scritto da Redazione

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