Argomenti trattati
La ricandidatura di Gravina alla FIGC
Gabriele Gravina, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), ha recentemente annunciato la sua intenzione di ricandidarsi per un nuovo mandato. In un’intervista rilasciata alla Nuova Sardegna, Gravina ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a prendere questa decisione. “La scelta di ricandidarmi è stata condivisa con le componenti della federazione, che hanno espresso grande fiducia nel mio operato e nel progetto che abbiamo avviato insieme”, ha dichiarato. Questo approccio collaborativo è fondamentale per il futuro del calcio italiano, che si trova ad affrontare sfide significative.
Le sfide della Nazionale e il Mondiale in Qatar
Uno dei temi centrali dell’intervista è stata la delusione per la non qualificazione della Nazionale al Mondiale in Qatar. Gravina ha sottolineato che, nonostante questa sconfitta, il calcio italiano ha dimostrato di avere un potenziale notevole, come dimostrato dalla vittoria agli Europei del 2021. “Dobbiamo saperci rialzare dopo ogni sconfitta e continuare a lavorare per il futuro”, ha affermato. La fiducia nel futuro è evidente, e Gravina è convinto che l’Italia possa tornare a essere protagonista nel panorama calcistico internazionale.
Collaborazione tra le diverse componenti del calcio italiano
Gravina ha anche parlato dell’importanza della collaborazione tra le varie componenti del calcio italiano, in particolare con la Lega di Serie A. Ha espresso ottimismo riguardo all’elezione di Ezio Simonelli come presidente della Lega, sottolineando che una nuova stagione di dialogo e rispetto è fondamentale per lo sviluppo del movimento calcistico. “Abbiamo bisogno di idee e di un confronto costruttivo, non di conflitti e divisioni”, ha dichiarato, evidenziando la necessità di unire le forze per affrontare le sfide future.
Il calcio italiano e la sostenibilità
Infine, Gravina ha toccato il tema della sostenibilità nel calcio, un aspetto sempre più rilevante nel panorama sportivo attuale. Ha affermato che il calcio deve impegnarsi non solo per i risultati sportivi, ma anche per il benessere sociale e ambientale. “Il nostro obiettivo è quello di rendere il calcio un punto di riferimento non solo per il numero di tesserati, ma anche per l’impatto positivo che possiamo avere sulla società”, ha concluso. Questo approccio rappresenta una visione lungimirante per il futuro del calcio italiano.