Elezioni nella Lega Serie A: un nuovo presidente in attesa

La prima votazione per il nuovo presidente della Lega Serie A si conclude senza un vincitore.

Il risultato della prima votazione

La prima votazione per l’elezione del nuovo presidente della Lega Serie A ha portato a un esito inatteso. Il candidato Ezio Simonelli ha ottenuto solo 13 voti, non raggiungendo il quorum necessario di 14 voti. Questo risultato ha lasciato i club in una situazione di stallo, poiché non ci sarà una seconda votazione nella giornata di oggi. Le schede bianche sono state sei, mentre un voto è andato a Mario Draghi, segno di una certa confusione e disaccordo tra i membri dell’assemblea.

Il futuro delle elezioni

La questione dell’elezione del nuovo presidente sarà discussa in una futura assemblea, che deve ancora essere convocata. A partire dalla terza votazione, sarà sufficiente la maggioranza semplice di 11 voti per eleggere il presidente. Tuttavia, la situazione si complica ulteriormente a causa delle preoccupazioni sollevate da alcuni club riguardo a un presunto conflitto di interessi legato alla candidatura di Simonelli, attuale presidente del collegio sindacale di Mediaset, controllata da Fininvest, la stessa società proprietaria del Monza.

Le implicazioni legali

Il presidente uscente Lorenzo Casini ha richiesto un parere legale al professor Natalino Irti, il quale ha evidenziato l’impossibilità di candidare chi ha rapporti con i proprietari dei club, in base allo statuto della Lega. Questo parere potrebbe avere un impatto significativo sulle future candidature e sull’intero processo elettorale. La Lega Serie A si trova quindi in una fase delicata, dove le decisioni da prendere potrebbero influenzare non solo la governance della lega, ma anche la sua reputazione e credibilità.

Le altre cariche da nominare

Oltre alla presidenza, anche la nomina del nuovo amministratore delegato è rimasta in sospeso. Nella votazione, Luigi De Siervo ha ricevuto due voti per la sua rielezione, accompagnati da 16 schede bianche, una scheda nulla e un voto per Beretta. Anche le altre cariche all’ordine del giorno non hanno trovato una soluzione, rimandando ogni decisione a una prossima assemblea. La situazione attuale evidenzia una mancanza di consenso e chiarezza tra i club, che dovranno lavorare insieme per trovare una via d’uscita da questa impasse.

Scritto da Redazione

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