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Intervento cardiaco e recupero
Il calciatore Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina, ha recentemente subito un intervento chirurgico per l’impianto di un defibrillatore sottocutaneo. Questo intervento è stato reso necessario dopo il malore accusato durante la partita contro l’Inter il 1° dicembre. L’operazione è stata eseguita presso l’Unità di terapia intensiva cardiologica dell’ospedale Careggi di Firenze, dove Bove è stato ricoverato per diversi giorni. Fortunatamente, l’intervento è andato a buon fine e il calciatore dovrebbe essere dimesso tra giovedì e sabato.
Le cause del malore
Durante il ricovero, Bove ha subito una serie di analisi per identificare le cause del suo malore. I medici hanno riscontrato un quadro clinico complesso, che include aritmia ventricolare, basso livello di potassio nel sangue e miocardite post Covid. Secondo Giacomo Mugnai, elettrofisiologo dell’ospedale universitario Borgo Trento di Verona, l’aritmia cardiaca di Bove potrebbe essere legata a una carenza di potassio e alla miocardite avuta in passato. È fondamentale comprendere la relazione tra la cicatrice lasciata dalla miocardite e l’arresto cardiaco recente.
Prospettive future e ritorno in campo
Una volta dimesso, Bove dovrà tenere il dispositivo rimovibile per almeno un paio di mesi, durante i quali i medici valuteranno l’efficacia della terapia farmacologica e delle analisi genetiche. La decisione se mantenere il defibrillatore o passare a una versione definitiva dipenderà dai risultati ottenuti. Tuttavia, le regole italiane riguardo al ritorno in campo per i calciatori con un defibrillatore sottocutaneo sono molto severe. Se Bove dovesse essere costretto a tenerlo in modo permanente, potrebbe non avere la possibilità di tornare a giocare in Italia, come accaduto all’ex interista Christian Eriksen, che ha proseguito la sua carriera in Premier League dopo un episodio simile.
In attesa di ulteriori sviluppi, i tifosi della Fiorentina sono ansiosi di riabbracciare Edoardo, la cui salute rimane la priorità assoluta in questo momento delicato.