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Un evento in avvicinamento
La FIFA Club World Cup 2025, che si svolgerà dal 15 giugno al 13 luglio negli Stati Uniti, si avvicina a grandi passi. Tuttavia, un problema persistente continua a gravare sull’organizzazione: la questione dei diritti televisivi. Con il sorteggio fissato per il 5 dicembre a Miami, l’assenza di accordi definitivi per la trasmissione delle partite sta generando preoccupazione tra i club partecipanti e gli organizzatori. La FIFA ha avviato collaborazioni con nomi noti, come Hisense, ma la situazione rimane tesa e senza sviluppi concreti.
Le trattative in stallo
Le trattative per l’assegnazione dei diritti televisivi a piattaforme di streaming come Apple e Amazon si sono arenate, lasciando un vuoto preoccupante. Ad oggi, il numero di potenziali acquirenti è diminuito, e le voci su negoziazioni andate a vuoto confermano l’assenza di progressi significativi. I 32 club coinvolti, in attesa di un ritorno economico sostanzioso, si trovano ora a fronteggiare un silenzio assordante. La tensione tra le squadre e la FIFA cresce, poiché i club contano su questi introiti per sostenere le proprie finanze.
Possibili soluzioni in caso di insuccesso
In caso di insuccesso nelle trattative per i diritti tv, una delle soluzioni ventilate è quella di concedere la copertura televisiva alle emittenti di stato. Questa mossa, sebbene rimanga un’ipotesi, potrebbe garantire una trasmissione limitata, ma necessaria, per le squadre del proprio paese. Inoltre, l’intervento di investitori privati, come il principe ereditario dell’Arabia Saudita, potrebbe colmare eventuali buchi economici tramite sponsorizzazioni. Tuttavia, queste soluzioni sollevano interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine del torneo e sul ruolo degli investitori esterni nella gestione sportiva.
Il futuro della FIFA e del torneo
La mancanza di chiarezza sui diritti televisivi non solo influisce sull’immagine del torneo, ma anche sulla posizione della FIFA nel panorama calcistico globale. Senza un accordo definitivo, l’evento rischia di perdere visibilità, relegandolo in secondo piano rispetto ad altre competizioni consolidate. La FIFA deve navigare con cautela in queste acque, affinché le opportunità di investimento e di visibilità non vengano compromesse, permettendo così al torneo di mantenere la sua rilevanza nel panorama calcistico internazionale.