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Il mito del basket italiano
Dino Meneghin, 74 anni, è una leggenda vivente della pallacanestro italiana. Con una carriera che include 836 partite e 8580 punti segnati, ha vinto numerosi trofei, tra cui 7 Coppe dei Campioni e 12 scudetti. La sua esperienza non si limita al campo; oggi, Meneghin è anche un importante dirigente sportivo, avendo ricoperto ruoli di leadership nella Federazione Italiana Pallacanestro. Ma cosa pensa del futuro dello sport in Italia?
La salute dello sport italiano
Quando gli chiediamo dello stato attuale dello sport italiano, Meneghin risponde con ottimismo: “Pur tra mille difficoltà, lo sport gode di buona salute”. Sottolinea che, sebbene ci siano sport di vertice con grande visibilità, esiste anche un vasto panorama di atleti che lavorano in silenzio per costruire il proprio futuro. La passione per lo sport amatoriale è altrettanto forte, e questo è fondamentale per il benessere economico e sociale del paese.
Le sfide degli impianti sportivi
Un tema caldo è quello degli impianti sportivi, specialmente a Milano. Meneghin esprime preoccupazione per la mancanza di strutture adeguate. “Milano non ha un Palasport degno di questo nome”, afferma, lamentando il fatto che l’ex Palalido sia l’unica opzione disponibile. La situazione è aggravata dalla questione dello stadio di San Siro, dove la ristrutturazione è vista come l’unica soluzione sensata. “Non possiamo permetterci di perdere un impianto così storico”, dice con passione.
Il basket italiano e le sue prospettive
Parlando del basket, Meneghin riconosce che il campionato italiano ha vissuto anni difficili, ma ci sono segnali di ripresa. “Ogni anno emergono nuove squadre che sorprendono”, spiega, evidenziando come la competitività stia aumentando. Tuttavia, la mancanza di sponsor è un problema persistente. “Le sponsorizzazioni sono la benzina del nostro movimento”, afferma, sottolineando l’importanza di un supporto economico per le squadre.
Il futuro dei campioni italiani
Infine, Meneghin parla dei nuovi talenti, come Tamberi e Sinner, che stanno portando il nome dell’Italia nel mondo. “Tamberi è un atleta straordinario, mentre Sinner sta facendo cose eccezionali nel tennis”, dice. La differenza tra un campione e un fuoriclasse, secondo lui, è che il fuoriclasse compie gesti che gli altri non possono nemmeno sognare. Concludendo, Meneghin esprime la sua speranza per un futuro luminoso per lo sport italiano, a patto che ci sia un impegno collettivo per migliorare le strutture e il supporto economico.