Dazn e l’offerta per la Serie A: un cambio di rotta inaspettato

Le lamentele degli abbonati costringono Dazn a rivedere la sua strategia commerciale

Un’offerta controversa

Negli ultimi mesi, Dazn ha lanciato un’offerta molto competitiva per la visione delle partite di Serie A, proponendo un abbonamento a soli 10 euro al mese. Questa iniziativa ha attirato l’attenzione di molti tifosi, ma ha anche sollevato un’ondata di critiche da parte di coloro che avevano sottoscritto contratti a prezzi ben più elevati. La disparità di trattamento tra nuovi e vecchi abbonati ha creato un clima di insoddisfazione, portando a una crescente diffusione di servizi pirata per seguire le partite.

Le reazioni degli abbonati

Molti abbonati storici si sono sentiti traditi dalla decisione di Dazn di offrire un prezzo così basso, dopo aver pagato cifre considerevoli per accedere allo stesso servizio. Questo malcontento ha spinto alcuni a considerare l’idea di abbandonare la piattaforma, mentre altri hanno iniziato a cercare alternative illegali per seguire le partite. La situazione è diventata insostenibile, costringendo Dazn a rivedere la sua offerta.

La sospensione dell’offerta

In risposta alle polemiche, Dazn ha deciso di sospendere l’offerta a 10 euro prima del previsto, chiudendo l’accesso il 23 gennaio, anziché il 26 come inizialmente programmato. Questa mossa è stata interpretata come un tentativo di placare le lamentele degli abbonati storici e di evitare ulteriori danni alla propria reputazione. Tuttavia, la decisione ha sollevato interrogativi sulla sostenibilità del modello di business di Dazn e sulla sua capacità di attrarre e mantenere abbonati in un mercato sempre più competitivo.

Il contrasto alla pirateria

Per affrontare la crescente minaccia della pirateria, Dazn e altre piattaforme hanno attivato il Piracy Shield, un’iniziativa dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) mirata a proteggere gli eventi sportivi. Nonostante questo sforzo, i dati indicano che il numero di abbonati a Dazn non è aumentato nel 2024 rispetto all’anno precedente, evidenziando le difficoltà dell’azienda nel mantenere la propria base di clienti. La continua oscillazione dei prezzi e le offerte lampo hanno reso il mercato del calcio in streaming sempre più instabile, spingendo molti a cercare soluzioni alternative.

Scritto da Redazione

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