Dante Ghiringhini: la leggenda del tifoso romanista

Ricordiamo Dante Ghiringhini, un tifoso che ha segnato la storia della Roma.

Chi era Dante Ghiringhini?

Dante Ghiringhini, nato nel 1936 a Trionfale, è stato molto più di un semplice tifoso della Roma; è diventato un simbolo della passione giallorossa. Cresciuto in un periodo di grande fermento per il calcio italiano, Dante ha vissuto la nascita di una delle squadre più amate del paese. La sua figura è diventata mitologica tra i sostenitori, grazie al suo inconfondibile stile e al suo amore incondizionato per la squadra.

Il suo impatto sugli spalti

Ogni partita casalinga della Roma era un evento speciale, e l’arrivo di Dante era atteso con ansia dai tifosi. Con il suo gilet a righe giallorosse e il suo inconfondibile zuccotto, Dante era il primo a far sentire la sua voce. La sua presenza era fondamentale per dare inizio ai cori e alle canzoni che risuonavano nello stadio. Il suo mantra, “C’è il sole per salutare la Roma, che è grande e bella, e che oggi vincerà! Daje Roma daje!”, era un inno che univa tutti i tifosi, creando un’atmosfera unica e coinvolgente.

Un momento indimenticabile

Il momento che ha consacrato Dante nella storia della Roma è avvenuto nel 1960, durante una partita contro il Padova. Dopo una vittoria schiacciante, Dante, in un gesto di pura gioia, scavalcò le recinzioni e girò il campo con una grande bandiera, accolto da un boato di approvazione da parte del pubblico. Questo gesto, simbolo di amore e passione, rimarrà per sempre impresso nella memoria collettiva dei tifosi romanisti.

Un’eredità duratura

Dante ha vissuto abbastanza per vedere la Roma conquistare il secondo scudetto nel 1983, ma non riuscì a festeggiare il terzo nel 2001. La sua morte nel novembre del 2000 ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore dei tifosi. La Roma, in segno di rispetto, ha onorato la sua memoria con gesti toccanti, come il lutto al braccio durante una partita e la deposizione di fiori accanto alla sua Vespa, simbolo della sua vita e della sua passione. Dante Ghiringhini non è stato solo un tifoso; è stato un’icona, un simbolo di un amore che trascende il tempo e le vittorie.

Scritto da Redazione

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