Argomenti trattati
Le dimissioni di Åge Hareide
La nazionale islandese di calcio si trova ad affrontare un cambiamento significativo con le dimissioni di Åge Hareide, il commissario tecnico che ha guidato la squadra nell’ultimo anno. La decisione è stata annunciata in vista degli importanti spareggi per mantenere il posto nella Lega B della Nations League, previsti per il 20 e 23 marzo contro il Kosovo. Hareide, 71 anni, ha assunto il ruolo di allenatore nell’aprile 2023, subentrando ad Arnar Þór Vidarsson, e ha diretto la squadra in 19 partite, ottenendo 7 vittorie, 2 pareggi e 10 sconfitte.
Un bilancio del suo operato
Durante il suo mandato, Hareide ha avuto l’opportunità di lavorare con una squadra giovane e in crescita. La Federazione calcistica islandese (KSÍ) ha espresso gratitudine per il suo impegno, sottolineando i progressi di molti giocatori che ora sono pronti a diventare protagonisti nella nazionale. Il presidente della federazione, Þorvaldur Örlygsson, ha dichiarato che la ricerca di un nuovo allenatore è già iniziata e ha elogiato il lavoro svolto da Hareide, evidenziando come il suo contributo sia stato fondamentale per lo sviluppo della squadra.
Il futuro della nazionale islandese
Hareide ha commentato la sua decisione di dimettersi, affermando di aver apprezzato il tempo trascorso con la nazionale, ma di ritenere che fosse giunto il momento di fare un passo indietro. Ha espresso fiducia nel futuro della squadra, evidenziando la presenza di giovani talenti che stanno emergendo e che potrebbero assumere ruoli di leadership. Questo cambiamento rappresenta un’opportunità per la nazionale islandese di rinnovarsi e di affrontare le sfide future con una nuova guida tecnica.
La carriera di Åge Hareide
Åge Hareide ha una lunga carriera nel mondo del calcio, avendo allenato diverse nazionali, tra cui la Norvegia e la Danimarca. La sua esperienza si estende oltre i confini dell’Islanda, avendo giocato e allenato in Svezia, Norvegia e Danimarca, dove ha ottenuto successi sia a livello di club che nazionale. La sua esperienza internazionale e la conoscenza del calcio nordico hanno contribuito a portare una nuova visione alla nazionale islandese, che ora si prepara ad affrontare un nuovo capitolo.